"Una lingua deve descrivere molti mondi: quello della realtà in cui esiste e opera, e quelli spaventosi e trasognati dell'immaginazione, dove la lingua stessa e coloro che la parlano desiderano o temono di vivere."
"Anche in una società tutta basata sui principi, gli astanti non potevano rinnegare quel che fremeva nel cuore: e cioè che la verità non c'è modo di nasconderla. E la verità era che, a forza di terra e lavoro, latte e utopia, le loro vite s'erano fatte scappare l'entusiasmo, il piacere in sé."
"Accanto alla felicità, o per meglio dire accanto alla felicità e sotto le costole, palpitava un segnale di allarme. E' una sensazione che molti conoscono ma di cui non si comprende sempre il significato preciso, perché capita che il corpo afferri prima della mente il senso di quel che accade."
"La memoria umana trattiene e spegne a suo piacimento. Confonde e distingue eventi, ingigantisce e rimpicciolisce i protagonisti. Umilia ed esalta arbitrariamente. Si chiama un ricordo e quello sfugge, ma solo per tornare quando e come gli pare. Non ho sovrano, vigile, archivista, governante. Le storie si mischiano l'una all'altra, dai fatti spuntano talee. Le situazioni, le parole, gli odori - oh, gli odori - incastonati nel ricordo s'ammonticchiano in un caos assoluto, strabiliante. Non certo in sequenza cronologica, né per misura o importanza e men che meno in ordine alfabetico."
"Il fango è, sì, colloso e pesante e più visibile, ma la polvere è più furba e più brava a nascondersi, e poi ha quel suo fascino spensierato."
"Tutti sapevano che era stata una donna non facile, testarda, pretenziosa, gelosa, imperiosa ed esigente. Ma in un certo senso lei era il distillato di tutti noi, nel bene e nel male: un'essenza mai diluita nell'acqua della resa e del compromesso."
"Perché questo è quello che conta: restare fedeli alla verità anche se lei non è fedele a te, strizzarla con il cervello, come fanno le donne, non gli uomini, e raccontarla nelle storie che controlliamo per bene sotto la luce più e più volte, finché non risultano come si deve: tirate a lucido."
"Anche in una società tutta basata sui principi, gli astanti non potevano rinnegare quel che fremeva nel cuore: e cioè che la verità non c'è modo di nasconderla. E la verità era che, a forza di terra e lavoro, latte e utopia, le loro vite s'erano fatte scappare l'entusiasmo, il piacere in sé."
"Accanto alla felicità, o per meglio dire accanto alla felicità e sotto le costole, palpitava un segnale di allarme. E' una sensazione che molti conoscono ma di cui non si comprende sempre il significato preciso, perché capita che il corpo afferri prima della mente il senso di quel che accade."
"La memoria umana trattiene e spegne a suo piacimento. Confonde e distingue eventi, ingigantisce e rimpicciolisce i protagonisti. Umilia ed esalta arbitrariamente. Si chiama un ricordo e quello sfugge, ma solo per tornare quando e come gli pare. Non ho sovrano, vigile, archivista, governante. Le storie si mischiano l'una all'altra, dai fatti spuntano talee. Le situazioni, le parole, gli odori - oh, gli odori - incastonati nel ricordo s'ammonticchiano in un caos assoluto, strabiliante. Non certo in sequenza cronologica, né per misura o importanza e men che meno in ordine alfabetico."
"Il fango è, sì, colloso e pesante e più visibile, ma la polvere è più furba e più brava a nascondersi, e poi ha quel suo fascino spensierato."
"Tutti sapevano che era stata una donna non facile, testarda, pretenziosa, gelosa, imperiosa ed esigente. Ma in un certo senso lei era il distillato di tutti noi, nel bene e nel male: un'essenza mai diluita nell'acqua della resa e del compromesso."
"Perché questo è quello che conta: restare fedeli alla verità anche se lei non è fedele a te, strizzarla con il cervello, come fanno le donne, non gli uomini, e raccontarla nelle storie che controlliamo per bene sotto la luce più e più volte, finché non risultano come si deve: tirate a lucido."
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