giovedì 5 marzo 2015

Da "Un bastimento carico di riso" (A. Giménez-Bartlett)



"Vede, viceispettore, un barbone ha una sua grandezza: è come un santone, come qualcuno che ha raggiunto la vera saggezza, o un livello superiore di conoscenza. Un barbone può permettersi di non dare alcun peso alle miserie quotidiane che ci opprimono, vive libero come l'aria, è superiore."
"- Caspita! Che effetto le fa? Porta la morte in borsetta insieme alla cipria. Una vita pericolosa, la sua!"
"Noi psichiatri non pensiamo, ispettore, siamo una parete bianca su cui rimbalzano i mali altrui."
"Mi dissi che esercitare l'autorità senza vera convinzione è uno dei mali del nostro tempo, perfino i politici ne soffrono. Il trionfo della sfiducia istituzionalizzata."
"A me piace starmene a casa mia, avevo sempre da fare, cose gratificanti, formative, piacevoli. Quella sera, per esempio, pensavo di prepararmi una buona zuppa di cipolle e di aprirmi una bottiglia di Somontano che tenevo da parte per qualche occasione speciale. Che cosa avevo da festeggiare? Niente. Volevo solo ricordare a me stessa che non dovevo abbassare la guardia e che i piaceri della vita bisogna saperseli concedere da sé-"
"Ho sempre considerato antiquate certe galanterie, e le rose rosse sono il colmo del colmo. Preferisco di gran lunga che mi mandino qualche etto di prosciutto del migliore."
"Il vino è l'unica bevanda che esalta la sensazione di amicizia, di calore, di appartenenza. Gli effetti degli alcolici più forti degenerano subito in sensazioni violente. Il vino no, il vino mette d'accordo gli animi. Li unisce."
"Ingoiai il whisky in un sorso. Dentro di noi sappiamo sempre quel che vogliamo fare, ma spesso non abbiamo il tempo necessario per un dialogo con la nostra coscienza. Io avevo trovato il momento ideale."
"- Ci manderà all'inferno! - L'inferno è sempre meglio del dubbio."
"Sposare uno psichiatra dev'essere come attraversare l'Atlantico con un istruttore di nuoto. Può sempre tornare utile."
"Probabilmente sono abbastanza felice perché non mi chiedo mai se sono felice."
"Ti ricordo che non sei una mia paziente. Io sono più la tua malattia che il tuo medico."
"Niente è così terribile come può sembrare, sai? [...] A volte la vita ti risarcisce in modo imprevisto, o ti dimostra che non tutti i mali vengono per nuocere."
"- Pianga quanto vuole, Petra. - Sì, bella roba! - Bella roba cosa? - Piangere. - E allora pianga e protesti insieme. Di sicuro lei ne è capace. 
Benedissi Fermin Garzon."

mercoledì 28 gennaio 2015

Da "Serpenti nel paradiso" (A. Giménez-Bartlett)



"Quello poteva già essere un punto di partenza, non c'è niente di più sterile della perfezione. Lacerare l'apparenza liscia e comoda di una vita pacifica è il primo passo per ricostruire la realtà."
"L'autunno cominciava a farsi sentire. Indossai un pesantissimo maglione che ho comprato a Londra vent'anni fa e che conservo più per i momenti di depressione che per il freddo. Il suo tepore mi abbraccia e mi conforta come una madre. Una volta che ha assolto il suo compito lo rimetto nell'armadio e mi dimentico della sua esistenza, cosa che di rado si può fare con una madre in carne e ossa."
"Quella mattina scoprii che mentre noi comuni mortali passiamo la vita a rovistare fra le miserie umane, altri si trovano comodamente insediati nella più completa felicità."
"Mi domandai che cos'avessi io da difendere, quale fosse il nucleo acro per cui avrei lottato se se ne fosse presentata l'occasione. La mia indipendenza. Non mi venne in mente nient'altro, e quel pensiero mi rattristò."
"Una camminata mi avrebbe fatto bene. Per la strada incrociavo gente che si muoveva decisa, come se sapesse dove andare. Persone d'ogni età e condizione che di sicuro avevano qualche impegno preciso nella vita, un'occupazione in cui vi fosse qualche corrispondenza logica tra sforzo e risultato. Le invidiai. Ero pronta a invidiare chiunque quel giorno, non stavo bene nella mia pelle."
"Mi svegliai all'imbrunire. Di colpo, l'ansia si impadronì di me. Ero rimasta in stato di incoscienza per troppe ore mentre tutti gli altri avevano continuato a vivere. Detesto questa sensazione di perdita."
"Avere rimpianti mi è sempre parso volgare, come riconoscere in pubblico le proprie debolezze."

venerdì 22 agosto 2014

Da "La piramide di fango" (A. Camilleri)



"- Ma allora questo è un esercizio abusivo! - sclamò Fazio.
- Ca quali esercizio e esercizio! - reagì la vecchia isanno la voci. - Esercizio io, con l'anni che aio, non nni fazzo cchiù! Vossia che è, un finanzeri?
- No, io sono....
- E allura se non è un finanzeri non mi scassasse i cabasisi."
" 'n celo c'era 'na luna enormi. Quann'era picciliddro, ci vidiva 'na facci sorridenti. La taliò a longo, fino a quanno, con tanta bonavolontà e assà autosuggestioni, non gli parsi di rividiri la facci sorridenti."

domenica 8 giugno 2014

Da "Morti di carta" (A. Giménez-Bartlett)



"Quella mattina ero malinconica. I nuvoloni che avevano popolato il cielo nelle ultime ore sembravano sul punto di scoppiare. L'umidità mi appiccicava i capelli a ciocche. A un tratto, ebbi una funesta e vivida percezione dell'effetto che avrei potuto fare sugli altri: disastroso. Una quarantenne che affronta la nuova giornata di lavoro senza neppure un ricordo memorabile del giorno prima. Sospirai. Perché mi preoccupava tanto in quel momento l'immagine che potevo proiettare nelle menti altrui?"
"- Quindi benvenuti nel mondo dei vip! Hai dei vestiti da sera, Petra?
- La sera mi metto il pigiama."
"Entrambe eravamo state educate all'umorismo. Non esiste eredità più ricca."
"Piangere fa malissimo. Forse alleggerisce la tensione, ma toglie tempo alla riflessione, oltre a distruggere l'autostima e a trasformare gli occhi in lagune rossastre."
"Quindi essere belle non basta. M'infilai il pigiamo sentendomi brutta come un rospo. Sono troppi i requisiti necessari per raggiungere la felicità. Fortunatamente già da tempo l'aspirazione a essere felice mi sembrava una follia. Quindi lasciai i miei radicali liberi in completa libertà e mi abbandonai al sonno."
"Meditai su tutte queste cose passeggiando per Madrid. Guardai il cielo immacolato di Castiglia, la luce radiosa non influenzata dal mare. Stavo attraversando un momento di crisi. Come si spiega, altrimenti, un fastidio così grande per qualunque interferenza degli altri nella mia vita? Ero arrivata alla solitudine con ferma determinazione, e adesso sembrava volessi raggiungere una fase ancora più solitaria. Ma non è facile. C'è sempre gente intorno, e la gente si mette in relazione con te, dà e pretende di ricevere qualcosa in cambio, sorride, si muove, giudica, odia e ama, parla, ti vede e pretende di essere vista."
"Le donne detestano l'autorità...che non possono esercitare."
"Eppure la nostra solitudine non aveva niente a che fare con l'isolamento forzato che altri si vedono costretti a sopportare. Non tutti potevano entrare nel nostro selezionato club, per arrivarci ci voleva una scuola, e noi non eravamo disposti a cedere il segreto al primo venuto. Far parte dell'élite dei solitari richiede un certo savoir faire."