mercoledì 17 novembre 2010

Da "È andata così" (M. Shalev)

"Una lingua deve descrivere molti mondi: quello della realtà in cui esiste e opera, e quelli spaventosi e trasognati dell'immaginazione, dove la lingua stessa e coloro che la parlano desiderano o temono di vivere."
"Anche in una società tutta basata sui principi, gli astanti non potevano rinnegare quel che fremeva nel cuore: e cioè che la verità non c'è modo di nasconderla. E la verità era che, a forza di terra e lavoro, latte e utopia, le loro vite s'erano fatte scappare l'entusiasmo, il piacere in sé."
"Accanto alla felicità, o per meglio dire accanto alla felicità e sotto le costole, palpitava un segnale di allarme. E' una sensazione che molti conoscono ma di cui non si comprende sempre il significato preciso, perché capita che il corpo afferri prima della mente il senso di quel che accade."
"La memoria umana trattiene e spegne a suo piacimento. Confonde e distingue eventi, ingigantisce e rimpicciolisce i protagonisti. Umilia ed esalta arbitrariamente. Si chiama un ricordo e quello sfugge, ma solo per tornare quando e come gli pare. Non ho sovrano, vigile, archivista, governante. Le storie si mischiano l'una all'altra, dai fatti spuntano talee. Le situazioni, le parole, gli odori - oh, gli odori - incastonati nel ricordo s'ammonticchiano in un caos assoluto, strabiliante. Non certo in sequenza cronologica, né per misura o importanza e men che meno in ordine alfabetico."
"Il fango è, sì, colloso e pesante e più visibile, ma la polvere è più furba e più brava a nascondersi, e poi ha quel suo fascino spensierato."
"Tutti sapevano che era stata una donna non facile, testarda, pretenziosa, gelosa, imperiosa ed esigente. Ma in un certo senso lei era il distillato di tutti noi, nel bene e nel male: un'essenza mai diluita nell'acqua della resa e del compromesso."
"Perché questo è quello che conta: restare fedeli alla verità anche se lei non è fedele a te, strizzarla con il cervello, come fanno le donne, non gli uomini, e raccontarla nelle storie che controlliamo per bene sotto la luce più e più volte, finché non risultano come si deve: tirate a lucido."

lunedì 6 settembre 2010

Da "Trilogia di New York" (P. Auster)

"Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso."
"New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine: e per quanto la esplorasse, arrivando a conoscerne a fondo strade e quartieri, la città lo lasciava sempre con la sensazione di essersi perduto. Perduto non solo nella città ma anche dentro di sé."
"Ricordava di aver letto da qualche parte che gli occhi sono l'unico lineamento che non cambia mai."
"In quanto a me, ho le mie giornate sì e le mie giornate no. Quando arrivano quelle no, penso alle giornate sì che ho vissuto. La memoria è una gran benedizione, Peter. E' la cosa più bella dopo la morte."
"Una bugia non si cancella mai. Nemmeno con la verità."
"Non puoi odiare così violentemente una cosa se una parte di te non la ama."
"Ma nella vita di un uomo le occasioni perdute non contano meno di quelle colte, e una storia non può reggersi sui se."
"Come ha detto qualcuno, le storie capitano solo a chi le sa raccontare."

Da "Sai tenere un segreto?" (S. Kinsella)

"Uomini e donne non sono nemici. Uomini e donne sono anime gemelle. E, se fossero sinceri fin dall'inizio con le loro relazioni, se ne renderebbero conto. Tutto quel fare i misteriosi e i distaccati è un'assoluta sciocchezza. Tutti dovrebbere condividere i loro segreti fin dal primo istante."

"Perché ho imparato che, se non si può essere sinceri con gli amici, i colleghi e i propri cari, cosa diventa la via?"

martedì 15 giugno 2010

Da "Il tempo di Blanca" (M. Serrano)


“Mia nonna mi disse che con i libri non mi sarei sentita mai sola.” “O re o pezzente, niente vie di mezzo insomma.” “Bianco, mi ha detto, il colore dell’origine e della fine. Il colore di chi sta per cambiare condizione. Bianco, mi ha detto, il colore del silenzio assoluto; non il silenzio della morte, ma quello del preludio a tutte le metamorfosi possibili.” “Ai tempi di mia nonna – me lo raccontava lei – non si buttava via niente. Nemmeno l’esperienza. Un bacio era una cosa rara nella vita di una persona e veniva custodito come un tesoro. Il dolore si conservava gelosamente per non dimenticarlo. E da quello si imparava. Adesso, calze, dolori e baci, consumiamo tutto, rompiamo tutto, ci disfiamo di tutto.” “[…] voglio una solitudine a due capace di condividere scampoli di vita degli altri, di mettersi alla prova con la parte di lui che non mi è familiare, con l’io che esiste oltre il suo petto, voglio amarlo anche quando parla con gli altri [….].” “ – Ma allora, Sofìa, quale sarà il modo giusto di essere donna? […] – Nessuno. O tutti.” “Il dolore che non può essere espresso si cerca un altro linguaggio diverso dalla parola.” “Penso alle notti delle donne: una vera ingiustizia le notti delle donne, le sole persone di una casa che hanno gli occhi come lampadine sempre accese, orecchie indagatrici, tese ad ascoltare la vita nelle tenebre. Il russare del marito, un brutto sogno del bambino, un topo che passa in soffitta con uno scricchiolio insolito, l’insonnia del figlio più grande. Tutto è nelle loro mani. Gli altri dormono tranquilli; loro vegliano. Sempre a disposizione, le guardiane della notte.” “Com’è facile essere buoni quando la vita è buona con noi.” “Il bello della nostra amicizia è che ci siamo trasformata a vicenda per la forza dell’affetto. Nessuna di noi è più la stessa da quando ci vogliamo bene.”

Da "Shakespeare scriveva per soldi" (N. Hornby)


“Può darsi che dopo un po’ ci si annoi a bere caffè seduti al sole sulla veranda della libreria Square Books e a visitare la casa di Faulkner in fondo alla via, ma solo dopo un annetto o due, no?”

“Forse i poeti bisognerebbe conoscerli molto bene o non conoscerli affatto.”

“C’è mai stata vita migliore? Amici, calcio, cene a domicilio, niente lavoro.”

“Se la situazione è grave come lascia intendere la Kolbert, allora i matrimoni e i Mondiali sono le sole cose che contano.”

“Il momento migliore per leggere la sua prosa è la giovinezza, quando una dieta a base di Smiths e di incessanti incomprensioni famigliari non riesce a soddisfare la fame infinita di tormenti.”

“Forse la cosa migliore da fare, con i film e i libri preferiti, è lasciarli stare: se sono riusciti ad esaltarci tanto, significa che sono arrivati nel posto giusto e al momento giusto della nostra vita, e queste sono condizioni che non si ripeteranno mai.”

“Ma il pregiudizio non può non avere una parte importante nel nostro processo decisionale, quando si tratta di letture, altrimenti finiremmo sommersi dai libri.”

“Il mio consiglio: non leggete scrittori che pensano ai posteri. Quelle sono persone serie e i loro libri, se li leggeste adesso, li banalizzereste. E poi a loro i soldi non interessano. È gente superiore.”

Da "Kitchen" (B. Yoshimoto)


“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano. Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire. Mi piacciono con il pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un interno inverno, un frigo imponente, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po’ arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi. Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.” “Stavo toccando con mano e vedendo con i miei occhi, per la prima volta, quanto fosse immenso il mondo e profonda l’oscurità e l’infinito fascino e solitudine di tutto ciò.” “Lei vive solo di impulsi irresistibili. La cosa incredibile è che ha la forza di realizzarli.” “Una persona accanto può far sentire ancora più soli.” “Le nuvole venivano trascinate via dal vento con una forza incredibile. In questo mondo non c’è posto per le cose tristi. Nessun posto.” “Ognuno è solo se stesso, purtroppo.” “Però, chi nella vita non conosce almeno una volta la disperazione e non capisce quali cose valgano veramente, diventa adulto senza avere mai capito che cosa sia veramente la gioia. Io sono stata fortunata.” “I grandi personaggi nel loro semplice esistere emettono luce e rischiarano lo spirito di chi sta loro accanto.” “Voglio assolutamente continuare a sentire che un giorno morirò. Altrimenti non mi accorgo che vivo. Per questo è così la mia vita.” “A piegarci non sono le circostanze o una forza esterna, la sconfitta ci colpisce dall’interno, pensai dal profondo dell’anima.” “A stomaco vuoto non si combatte, mi dissi.”

Da "Branchie" (N. Ammaniti)


“Il pesce non pensa, perché il pesce sa.” Iggy Pop

“Non parlo granché dei miei problemi. Me li tengo dentro e gli ho trovato un bel posticino, nell’ultimo e più polveroso cassetto del mio cervello.”

“E i rapporti sociali e familiari e sentimentali sono piombo.”

“Ho sempre pensato che il rapporto con le librerie è un rito individuale, intimo, un po’ come masturbarsi o andare al cesso.”

“Credo che la ricerca dell’assoluto, di ciò che ci fa uomini, sia un processo individuale, un percorso solitario. Questo non significa che non bisogna misurarsi con gli altri, ma è necessario farlo solo dopo aver raggiunto punti saldi, valori incrollabili. […] ad esempio la consapevolezza di esistere, di essere soli e parte del tutto. Riconoscere che siamo spinti avanti da desideri elementari, brutali, che forse siamo solo macchine metaboliche e che per sentirci vivi dobbiamo anelare e poi consumare.”

“È la vita che mi grava addosso. È tutto. È quello che dovevo fare e non ho fatto. Sono le cose che ho cominciato e non ho mai finito.”

“Ma non è così che vanno le cose nella vita. La fantasia è crudele, si sovrappone alla realtà come carta velina.”

lunedì 24 maggio 2010


Malaussèniani carissimi,
sono rimasta un po' indietro con gli aggiornamenti
ma tornerò prestissimo con:
BRANCHIE di Ammaniti,
KITCHEN della Yoshimoto
e SHAKESPEARE SCRIVEVA PER SOLDI di Hornby.

A prestissimo, correndo...
S.M.

domenica 16 maggio 2010

Da "Olive Kitteridge" (E. Strout)


"A mia madre, che sa rendere magica la vita ed è la migliore narratrice di storie che io conosca."
"Ormai in pensione, si sveglia ancora presto e ricorda come le mattine fossero sempre state il suo momento preferito, come se il mondo fosse il suo segreto."
"O forse, penso mentre tornava agli scatoloni, essere cattolici significava sentirsi sempre in colpa per tutto."
"Ci si adatta alle cose, senza in realtà abituarsi, pensa Henry."
"La gente non è mai tanto sperduta come credi tu."
"Si può imparare ad amare una persona."
"A volte si aveva torto a credere di sapere quel che avrebbe fatto il prossimo."
"Non puoi vincere. [...] Puoi solo fare del tuo meglio."
"Chi, chi non ha il suo cestino da viaggio?"
"Non importa. [...] Se ti manca qualcuno non smetti mai."
"Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi."
"Se comprendiamo per quale motivo facciamo certe cose, non ripeteremo gli stessi errori."
"L'amore non va respinto con noncuranza, come un pasticcino posato assieme ad altri su un piatto passato in giro per l'ennesima volta."
"Sprechiamo inconsciamente un giorno dopo l'altro."
"Olive aveva gli occhi chiusi, e la sua anuma stanca era attraversata da ondate di gratitudine, e rimpianto. Immaginò la stanza piena di sole, le pareti accarezzate dai raggi, i cespugli là fuori. Il mondo la confondeva. Non voleva ancora lasciarlo."

lunedì 19 aprile 2010

Da "La guerra del basilico" (N. Orengo)

"E ora Sandra aveva una stanchezza affettiva che non sapeva come e se le sarebbe passata. [...] Per qualche settimana il problema poteva affogare nella cenere. Ma della cenere, sapeva, doveva diffidare."
"Abbiamo impresso una velocità insana alla vita. Si rallenterà solo dopo una catastrofe che non oso immaginare."
"Il vino bianco mette malinconia e ci fa diventare filosofi."
"Se fossi sincero [...] le dovrei dire che sto fuggendo. Ma non sono così sicuro. Dovrei dirle: sto provando a fuggire. Fossi sicuro di fuggire sarebbe già una certezza ma quella non ce l'ho. Sto provando a fuggire. Da cosa? [...] Da tante cose."
"Una vita così...senza grandi progetti. Ci si lascia vivere, dopo tante delusioni..."
"Cerco di non farmi illusioni, così le delusioni sono più sopportabili. Ma vuol dire partire al trenta per cento. E se uno già parte basso non può aspettarsi poi molto."
"Viva più leggera, più in superficie, come la spuma sulle onde. E vedrà che anche il suo fegato reagirà meglio."
"Penso che le donne quando dormono sono più belle e fanno meno paura o forse è solo che dànno meno pensieri. Stanno lì con il loro corpo così bello e così diverso e non c'è bisogno d'altro."
"- Cosa vuoi, la storia di un principe azzurro. Le storie che piacciono alle bambine...
Oscar rise.
- Perché illuderle, non esistono. O se esistono, le bambine appena sono grandi non sanno che farsene. Non è così? [...] - Forse è così. Ma non sempre è così. Dipingi altro d'azzurro. [...] - Cerchiamo di colorare il mondo e non di vedere un colore solo."
"E' che sto bene lontana, sola. Sono io, capisci? Senza dover essere contemporaneamente moglie, madre, una che lavora. Sono solo una...persona. Capisci?"
"Anche noi vorremmo, quando capita, fare come quella volpe. Andarcene a gridare altrove. Vero?"
"- Una madre che lavora.
- Non è impossibile. Succede a milioni di donne.
- Milioni di sensi di colpa."
"Le coincidenze, si può essere sopraffatti dalle coincidenze, appena lasci spazio ai tuoi occhi perché le seguano."
"Com'era fragile il mondo, pensò Boyd. Gli venne da sorridere, ci si guarda, ci si parla, non ci si annusa, pensò; e poi qualcosa ci restituisce spontaneità e tutto cambia."

lunedì 12 aprile 2010

Da "La signora dei funerali" (M. Wickham)

"Sì, mi sono tuffato. E sai una cosa? Ho scoperto che tuffarsi è il modo migliore di vivere."
"- [...] Ce l'ho fatta. Probabilmente ci riusciresti anche tu.
- Non penso che proverò.
- Già. Forse è questa la differenza tra noi due."
"Se un uomo sorride, fallo di nuovo; se lui sorride un'altra volta, continua."
"Meglio cogliere l'opportunità ed essere infelice che rinunciare e poi rimpiangerla per sempre."
"Tu l'hai umiliata, l'hai sfruttata, hai trasformato una ragazza serena in un rottame isterico."
"Ne dubito. Quelli come te non finiscono mai distrutti. Sono gli altri che restano distrutti. Quelli che hanno la disgrazia di entrare in contatto con voi, quelli che vi accettano nelle loro vita, quelli che sono così stupidi da fidarsi di voi."
"Non ha senso aspettarsi che persone del genere provino dispiacere. [...] Devi soltanto farle uscire della tua vita il più rapidamente possibile e poi dimenticartene. Non bisogna continuare a tormentarsi."

lunedì 29 marzo 2010

Da "Che animale sei?" (P. Mastrocola)

"A mio figlio, che a quattro anni mi chiese: ma un gatto lo sa di essere un gatto?"
"Resta il fatto che lei nacque in curva. E nascere in curva, cioè sbandando a una curva la notte di Natale, non è il massimo."
"Ci misero un po' a capirsi perché a volte non basta parlarsi per capirsi."
"E cioè che, quando uno nasce, non sa chi è. Certo, come fai a sapere chi sei? Ci vuole qualcuno che te lo dica. E se nessuno te lo dice, tu non puoi sapere chi sei, giusto? Giusto."
"Quando hai un padre così, che ogni giorno sente il bisogno urgente di dirti chi sei, alla fine te lo appiccichi in testa eccome chi sei, non ti va via mai più."
"Non capiva perché non si lasciava il mondo com'era, invece di affannarsi tanto a cambiarlo."
"Forse a volte la nostra felicità rende infelice un altro, e viceversa."
"Quando ci succedono delle cose tristi, la prima cosa che abbiamo voglia di fare è di andarcene lontano. Ci sembra che, facendo così, le cose tristi le lasciamo dove sono. Invece loro non stanno ferme, vengono via con noi."
"Ed è molto bello quando uno capisce qualcosa in più di come è fatto."
"E' incredibile come, anche nelle situazioni più drammatiche, scomode o complicate, noi ci fermiamo a guardare i particolari."
"Era sua profonda convinzione infatti l'idea che tutto a questo mondo passa, anche le domande: bisogna solo lasciarle passare e non instestardirsi a volervi rispondere a tutti i costi. La stessa cosa, secondo lei, valeva per le lettere, i messaggi della segreteria telefonica e l'email: si poteva benissimo non rispondere a nulla di tutto ciò, bastava avere la pazienza di lasciar passare il tempo."
"O la vita è così e basta, il tempo non è mai quello giusto, le cose devono andare in un altro modo, e non è mai vero che siamo noi a decidere come devono andare le cose, le cose vanno come vogliono loro."
"Tutto un passeggìo di estati, la vita."
"Inutile fare tante storie e starsene in disparte ad aspettare che nella vita le cose ti arrivino, perché da sole non arrivano mai [...]."
"E' sempre così, ce la prendiamo solo con chi ci vuol bene."
"Il mare da lontano non è come il mare da vicino: è fermo, ed è più grande. Sembra finto. Non fa odore e non fa rumore, e così si può pensare di esserselo sognato. Poi si scende fin giù a vedere se invece esiste per davvero e, quando si scopre di sì, che il mare c'è, è lì davanti e ha odore di mare, fa le onde e gli spruzzi e dentro ci sono anche i pesci, allora si è veramente felici. Come quando scopri che quel che hai sognato non era un sogno, era vero. Ma per provare questa felicità, devi aver pensato, anche solo una volta, che era tutto finto. Devi vederlo anche solo una volta, il mare da lontano."
"Meglio starsene a casa. Magari nella tana del lupo che, vista dall'alto, era davvero un puntolino microscopico. Ma per lei era il posto più grande del mondo."
"Chi l'avrebbe detto mai che l'unico mondo che non si vede, il mondo più nascosto di tutti, era il migliore dei mondi possibili?"
"Le sembrò di capire, in un attimo, che tutto passa e niente in verità mai passa [...]."

domenica 21 marzo 2010

Da "Le perfezioni provvisorie" (G. Carofiglio)

"C'è una frase di Paul Valéry [...]. Dice, più o meno, così: il modo migliore per realizzare i propri sogni è svegliarsi."
"Qualcuno ha detto che i momenti di felicità ci prendono di sorpresa e a volte - spesso - non ce ne accorgiamo nemmeno."
"E solo quello che è provvisorio è perfetto."
"Andavo lì con la bicicletta, ascoltavo la musica e a volte scoprivo cose che non avevo mai sentito prima, mangiavo, chiacchieravo con Nadia, bevevo ottimi alcolici e me ne tornavo a casa alquanto sereno. Il che, in tempi difficili, non è davvero poco."
"Tendenza patologica alla procrastinazione, la chiamano. Pare che sia un atteggiamento tipico di soggetti insicuri, con scarsa autostima, che rimandano continuamente i compiti sgradevoli per evitare di confrontarsi con le proprie debolezze, le proprie paure e i propri limiti."
"Chi legge troppi libri spesso fa cose di cui non c'è nessun bisogno."
"E, sì, hai ragione, mi perdo nei pensieri e non mi spiego. Il motivo per cui mi viene da piangere è che mi sembra tutto sbiadito, silenzioso. Anche la sofferenza. La mia cosiddetta vita emotiva è un film muto. Lo so che tu sei un tipo poco incline alle sottigliezze, ma io sono triste perché mi viene da piangere perché non riesco a ritrovare la tristezza. Quella sana, come sangue che ti pulsa nelle tempie, che ti fa sentire vivo. Non questa cosa fiacca e molle e miserabile."
"Troppo tempo libero per pensare che non è sempre una buona cosa."
"Nessuno dice mai tutta la verità, soprattutto quando parla di se stesso. [...] Quelli che dicono e magari sono convinti di essere sinceri sono i più pericolosi. Non sanno di mentire inevitabilmente, non se ne rendono conto e sono prigionieri di se stessi. [...] Watts diceva che una persona sincera è quella che sa di essere un grande impostore e agisce con totale nonchalance."
"Il rimedio all'imprevedibilità della sorte, alla caotica incertezza del futuro è la facoltà di fard e mantenere promesse."
"Per me un'altra regola è quella sulle bugie. Bisogna cercare di dirne il meno possibile, agli altri. E nemmeno una a se stessi."

domenica 14 marzo 2010

Da "La lunga notte del dottor Galvan" (D. Pennac)

"Io lasciavo correre la fantasia di mio padre, ma facevo di testa mia; sapevo che non sarei mai stato l'uomo di una sola specialità. La mia specialità sarebbe stata il pronto soccorso: tutti i mali dell'uomo, i mali di tutti gli uomini, come dire tutte le specialità."
"Non avevo ancora scavato le mie fondamenta e già mi credevo la statua di me stesso."
"La vita è ricca di premi di consolazione."
"Ma che ti prende, Galvan? Che ti prende oggi? Cosa sono queste immagini del cazzo,, questa emotività, questi cedimenti a raffica? Tutto ciò sa bestialmente di una crisi di empatia!"
"La prima volta ero rimasto incantato dall'afflusso di quel raggio di sole nella siringa - sì, il liquido cerebro-spinale è giallo sole. Perciò le prime volte mi ero detto stoltamente: - Eccola qua la vita, allora siamo pieni di sole!"
"Effluvio di solitudine, miasmi di abbandono, quell'alito della sventura... come un'enorme pelle rivoltata. Ciò che la notte fa alla persone quando abbassano la guardia!"
"[...] ero lo sguardo del bambino che crede di poter impedire alla candela di spegnersi."

lunedì 8 marzo 2010

Da "Lost in fashion" (S. Paoli)

" - Perché se n'è andata?
- Perché volevo vivere."
"Ho sempre pensato che l'anno cominci il primo settembre quando, temprati dalle vacanze e stimolati dal sole o dai flirt estivi, abbiamo l'energia per elaborare nuovi progetti e, soprattutto, per realizzarli."
"La strangolerei, ma non posso: è la migliore amica della mia amica, un sillogismo illogico di quelli che congegniamo noi donne per farci andare bere delle situazioni insostenibili, tipo 'lui sta con un'altra, ma ama me'."
"Non so perché, ma a settembre hai l'impressione che tutto può succedere."
"I film sono un ottimo narcotico. Spazzano via la realtà per farti entrare in contesti alle volte più terrificanti dei tuoi. Dimenticarsi di tutto [...] è una grande consolazione."
"Non è facile. E poi devi essere sempre all'altezza: di compiti, pagine, richieste. Io, per arrivare più su, mi metto dei tacchi altissimi. Ma sì, questa è una buona spiegazione sul perché le fashion editor hanno almeno 12 cm di piedistallo: per essere all'altezza."
"Preparare un pranzo è una gioia mistica (specie se lo fai una volta ogni sei mesi). Santa Martha Stewart prega per me."
"Ci sono volte in cui parlare è una necessità, l'occasione della vita, quella da prendere al volo. Parlare è come baciare, bisogna farlo prima che sia troppo tardi. L'ultima notte delle vacanze, di fronte a un treno che parte, quando avete un nodo in gola."
"Un'ora di inspiegabile struggimento che finisce quando scivolo nel sonno, che tutto quieta e tutto aggiusta."
"La verità è che non controllo niente della mia vita, rincorro la moda in motorino, porto tacchi da squilibrata, ho una capa incontentabile e faccio danni alle feste."
"La coscienza è una brutta bestia. Decide molto più in fretta del cervello."
"Ci vuole una pausa. Una boccata di leggerezza, uno scalo tecnico da questo volo pieno di vuoti d'aria che è la mia vita."
" - Mi ha detto che non se la sente di fare le vacanze con me. Mi ama, ma deve stare con la sua ex, le ne soffrirebbe troppo. [...] E cos'altro ti dice? - Che se mi avesse conosciuta prima, che mi ama però... - Ma è il kit di cazzate! [...] L'uso ricorrente e mondiale di queste frasi, prova che la scusa banale e odiosa è congenita al genere maschile, arriva dal profondo del cosmo, come la differenza cromosomica tra X e Y. Sono nati così. Non è colpa nostra."
"Telefono staccato, cuore staccato, testa in aria. [...] Forse è questo il motivo di tanta serenità: avere una destinazione, avere un senso per questo viaggio che è così insensato. In questo momento, in questa pausa di sospensione, vorrei mettere ordine in tutte le vicende inconcluse, e tutto mi sembra facile e realizzabile. Poi arrivo a destinazione, riaccendo la mia vita, e tutto quello che ero decisa a rimediare diventa inafferrabile."
"Forse è questo quello che si intende quando si usa l'espressione: ho incontrato l'uomo della mia vita. Uno che ti mette davanti le cose e ti fa capire tutto quanto."
"Ma forse è più la sensazione di gabbia ad angosciarmi. Certo una gabbia 'haute couture', fatta di inferriate dorate, di pavimenti di moquette trapuntata e cuscini di piume. Ma da cui non si vede il cielo."
"Si può essere felici, anche quando tutto crolla. Specialmente quando tutto crolla."
" - Come riusciva a mantenere delle amicizie?
- Come tutti, mandavo delle email, degli sms, o col messenger.
- Erano persone lontane?
- No, alcune lavoravano al piano di sopra, ma non riuscivo mai a vederle.
- Adesso riesce a vedere qualcuno?
- Esco cinque sere alla settimana, purtroppo.
- Non è contenta?
- Sono ingrassata di due chili. Il peso della libertà."
"Perché piove a maggio, mi domando? Non ci sono neppure le sfilate. Serve solo a sentirsi fradici dentro."
"Questa è la sensazione che provo più spesso agli eventi della moda. La chiamo la solitudine della fashion writer. Quella di essere in una realtà fiabesca che ti sovrasta con la sua bellezza e non poterla condividere con nessuno, un fratello, un'amica, una persona vicina al tuo cuore. Alla fine ti sembra quasi di non averla vissuta, rimane irreale come un lampo di sogno che ti attraversa la mente a metà giornata."
"Ma perché bisogna lasciarsi con eleganza? Non si possono fare sacrosante scene della malavita, con schiaffoni, vestiti che volano dal terrazzo, telefonate alla nuova amante per riempirla di insulti, distruzione sistematica di tutti i videogame e altre piazzate? Perché dobbiamo prenderla con filosofia se ci fanno torti tremendi? Chi ha instillato nelle menti delle giovani donne questo conformismo da casalinghe anni Cinquanta? Se uno ti offende, ferisce, lede, perché non battiamo ciglio anche se nel cuore abbiamo un bombardamento atomico? Per questo poi andiamo dalla psicoterapeuta: per sfogare di fronte a lei quello che non abbiamo urlato di fronte all'infame quand'era il momento."
"[...] invece a piangere sotto l'acquazzone ci riesco benissimo, con le gocce che si confondono con le lacrime, in un impasto che sa di ferro bagnato e di sangue rappreso e mi cade dalle guance fino in bocca, lo asciugo con la lingua e ha un gusto infernale, come di veleno: deve essere il sapore del mio cuore che si sta spezzando. O forse del cielo di Milano."
"Irene, credimi, gli uomini sono di due qualità: quelli che ti spezzano il cuore e quelli che non si tolgono più dalle scatole. E spesso sono la stessa persona."
"Le cose belle non si possono affrontare da soli, fa troppo male."
"[...] e mi tuffo nell'acqua fresca e rigenerante. Non voglio sentire nulla. Preferisco il silenzio degli abissi."
"L'ironia, il distacco, la sagacia, lo humour sono la sua strada dentro la moda. [...] Omnia vincit humor."
"Trattengo l'aria, poi la faccio passare tra i denti. Sa di caffè e di inchiostro. Di vento e di aeroporto. Deve essere questo il sapore del futuro."

domenica 28 febbraio 2010

Da "Donna per caso" (J. Coe)

"Hai fatto una cosa molto rischiosa, Ronny, perché hai tentato di calcolare il futuro."
"Maria si trovò a dover scegliere tra il letto e la poltrona, optando infine per la seconda, essendo quest'ultima più adatta ai pensieri: e Maria voleva pensare."
"Maria lo amava di un amore genuino, basato, come dovrebbe essere ogni amore degno di questo nome, su un profondo rispetto."
"Ma più il tempo passava e più Maria cominciava a vedere le brame sessuali della razza umana, incluse le proprie, come il sintomo di una bramosia ben più grande, di una solitudine terribile, di un'urgenza di dimenticare se stessi [...]."
"- Maria, - disse - tu credi che ci sia un certo tipo di silenzio, tra le persone, in cui le parole non sono necessarie, e che non segnala la fine, bensì l'inizio della comprensione? [...] - E tu credi, Maria, [...] che ci sia un certo tipo di sguardo che passa tra due persone e che può dire più di quanto dicano mille parole e al tempo stesso lasciare tantissime cose non dette?"
"Ma penso che desiderare sia del tutto inutile."
"Non c'è nulla di più deprimente del ricordo della felicità."
"Ma, se fosse perché le parole sono piccole bastarde ingannevoli che molto raramente dicono ciò che uno vuole davvero che dicano, o perché le anime di Sarah e Maria non erano tagliate l'una per l'altra come lo erano i loro corpi [...], fatto sta che quando parlavano tra loro non si sentivano mai altrettanto vicine di come si sentivano quando passeggiavano insieme senza parlare."
"Io so cosa non è l'amore. Non è nessuna delle cose che la gente dice che sia."
"Noi diciamo sempre 'Andiamo a bere qualcosa?' come se l'atto del bere fosse il fine principale dell'appuntamento e la compagnia dell'altro un fattore meramente incidentale, tanto siamo timorosi di ammettere il nostro bisogno del prossimo."
"Nel frattempo, lui aveva scambiato la sua mancanza di fiducia, la sua stanchezza, la sua astrazione e la sua strana consapevolezza interiore di perdita e al tempo stesso di acquisto che le avevano lasciato i due giorni trascorsi con Bobby, per pura e semplice ostilità."
"Maria, la cui natura era essenzialmente fiduciosa, non aveva mai creduto in Dio, ma d'altro canto non vedeva alcuna prova inconfutabile che lui credesse in lei."

domenica 21 febbraio 2010

Da "Il club dei filosofi dilettanti" (A. McCall Smith)

"Se ci barrichiamo tutti finiremo per essere isolati e tristi."
"Cucinare quando si è arrabbiati richiede moderazione con il pepe."
"Le persone che amiamo non ci mettono mai in imbarazzo."
"C'era una bella differenza tra la rassegnazione o l'accettazione della solitudine e la libera scelta di stare soli."
"E allora, si chiedeva Isabel, chi è più felice: chi è consapevole e ha dei dubbi o chi è sicuro delle sue certezze e non le mette mai in discussione?"
"Solo gli immaturi e gli stupidi si lasciano impressionare dalla depravazione."
"Sono contenta di essere intellettualmente stimolante."
"Viviamo tutti nel disordine, ci si trova meglio."
"La moralità dipende dalla comprensione dei sentimenti altrui."
"Ci sono cose che bisogna scoprire da soli. A volte bisogna lasciare che gli altri sbaglino."
"Si capisce sempre, pensò: le persone si illuminano quando sono davvero contente di vedere qualcuno. Non ci si può sbagliare."
"- La vita sta diventando complicatissima e volevo una giornata in cui combinare qualcosa e tirarmi un po' fuori. Sono sicura che mi capisci. - Sì, sono quei giorni in cui vuoi rannicchiarti su te stessa e far sparire il mondo. Capita anche a me."
"Fare il male non era difficile, non era una cosa che si premeditava accuratamente. Bastava una frase o un gesto casuale, semplicissimo. Era la teoria di Hannah Arendt: la semplice banalità del male. Solo il bene era frutto di eroismo."
"C'è una soluzione per tutto. [...] Per tutto. Basta ridurre il problema all'osso e ricominciare da lì. Basta fare un elenco ed essere ragionevoli."
"Erano persone tolleranti, proprio come i buongustai, che tendevano perlopiù ad avere un atteggiamento conciliante ed espansivo. Chi stava ossessivamente a dieta, invece, era triste e ansioso."
"La gente si fa capire ogni cinque secondi. Guarda come si muovono gli occhi. Dicono tutto."
"C'erano pochi passeggeri: un uomo con l'impermeabile e la testa affondata nel petto, una coppia che si abbracciava, incurante di ciò che gli stava intorno, e un adolescente con una sciarpa nera al collo, un piccolo Zorro. Isabel sorrise tra sé e sé: un microcosmo della condizione umana, rifletté. Solitudine e disperazione, amore ed egoismo; e i sedici anni, un mondo a parte."
"La mente umana, una volta scossa nelle sue certezze, poteva rifiutare la nuova realtà oppure cambiare direzione."

lunedì 15 febbraio 2010

Da "Il peso della farfalla" (E. De Luca)

"Sul corno insanguinato del vincitore si posarono le farfalle bianche. Una di loro ci restò per sempre, per generazioni di farfalle, petalo a sbattere nel vento sopra il re dei camosci nelle stagioni da aprile a novembre."
"Gli zoccoli del camoscio sono assi in tasca a un baro. Con loro la gravità è una variante al tema, non una legge."
"Non erano coraggiosi, erano molti, valore che dà forza ai più deboli."
"Nelle imprese la grandezza sta nell'avere in mente tutt'altro."
"Quella sera aveva suonato per i presenti l'armonica a bocca. Era il suo modo di stare insieme senza rispondere alle domande."
"Da ragazzi non si pensa a cadere, sono pensieri di età adulta."
"Sono scarsi i sensi in dotazione alla specie dell'uomo. Li migliora con il riassunto dell'intelligenza."
"L'uomo non sopporta la fine, dopo averla saputa si distrae, spera di aver sbagliato previsione."
"In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva. Dietro di loro la traccia aperta si richiude."
"Una farfalla sopra un fucile lo prende in giro. La sua mira è derisa dal volo spezzettato che, dovunque cade, porta con sè il centro raggiunto."
"Con il sole nelle palpebre abbagliate la neve si trasforma in frantumi di vetro. Il corpo e l'ombra disegnano l'articolo il. L'uomo sulla montagna è una sillaba del vocabolario."
"Un uomo non arriva a volere quanto una donna, si distrae, s'interrompe, una donna no. Davanti a lei si trovava incalzato. Se era un guardiacaccia se la sbrigava. Ma una donna è quel filo di ragno steso in un passaggio, che si attacca ai panni e si fa portare. Gli aveva messo addosso i suoi pensieri e non se li scrollava. Un uomo che non frequenta donne è un uomo senza. Non è un uomo e basta, nient'altro da aggiungere. E' un uomo senza. Può dimenticarselo ma quando si ritrova davanti, lo sa di nuovo."
"I debiti si pagano alla fine, una volta per tutte."
"Un uomo è quello che ha commesso. Se dimentica è un bicchiere messo alla rovescia, un vuoto chiuso."
"Con gli uomini il peggio era possibile di nuovo."
"Gli piaceva dire di fronte al cielo che calava in terra per la sera, un grazie al capomastro."
"Era l'acciaio tirato a lucido dall'affilatura, di quella materia erano gli occhi della donna."
"Il sonno dentro gli occhi è una macchia d'inchiostro che si allarga."
"Le bestie sanno il tempo in tempo, quando serve saperlo. Pensarci prima è una rovina di uomini e non prepara alla prontezza."
"Il presente è la sola conoscenza che serve. L'uomo non ci sa stare nel presente."
"La più aspettata vittoria era gemella uguale di una sconfitta mai conosciuta prima."

da "Visita a un albero":
"L'ospite di un albero si deve dileguare all'ora che si tolgono le ombre. Esistono in montagna alberi eroi, piantati sopra il vuoto, medaglie sopra il petto di strapiombi. Salgo ogni estate in visita a uno di loro. Prima di andare via monto a cavallo del suo braccio sul vuoto. I piedi scalzi ricevono il solletico dell'aria aperta sopra centinaia di metri. Lo abbraccio e lo ringrazio di durare."

lunedì 8 febbraio 2010

Da "La grammatica di Dio" (S.Benni)

"Tra gli dèi che gli uomini inventarono, il più generoso è quello che unendo molte solitudini ne fa un giorno di allegria." Callistrato
"Il mondo non era che perdita, solitudine e dolore. Che senso aveva in questo pianeta orribile quella creatura incongrua, che scodinzolava e uggiolava di gioia, e riempiva del suo peloso, sovrabbondante amore una casa desolata?"
"Mica posso piangere e ridere in mezzo alla strada, la gente vuol parlare. E se nessuno ti parla, allora ti tocca pensare. E io non facevo altro, allora. Pensavo che tanto mi faceva male la gola, perché è lì che di fermano le tristezze."
"E' crudele essere soli, ma è ancora più crudele ritornare soli, dottore."
"L'uomo saggio è sempre solo."
"[...] ma i rompicoglioni arrivano sempre anche quando non li aspetti, come le nuvole."
"Sono solo un metro e sessantadue per quarantasette chili, come posso reggere lo scricchiolio del mondo e le grida dei morti e il rock finto e il gelo e la fame, i trichechi mangiaostriche e i pusher caritatevoli."
"Ci sarà pure un posto per dormire, nel paese delle Meraviglie."
" - Non sono solitario - le dissi. E stavo per aggiungere: sono solo, è diverso."
" - Troia - sibila.
- Porco - sussurra lei. Mano nella mano, mentre il tortino cola giù dal tavolo e la luce della candela trema per il loro respiro affannoso. Come si amano, pensa il cameriere."
"Così capì: i lacrimoidi erano sogni trascurati, mai coltivati con cura, mai seguiti con passione. Sogni perduti senza combattere, sogni buttati via."
"In rapida successione bestemmia la Trinità e tutti i santi compreso Sant'Igino, santo quasi mai enumerato in blasfemia."
" - Sì - convenne Olmo Holmes - la passione è come una damigiana, sembra grande ma finisce anche quella. [...] E Quadrello concluse: - Se un muro crolla, vuol dire che c'era una crepa."
"Anche voi, pensateci bene, avrete almeno una volta sognato di entrare non visti in una casa per spiare, per guardare, per ascoltare. Per avere una vita in più della vostra."
"Il gregge dei supermercati, degli ingorghi, delle statistiche, la gente senza nome, nonera poi così amorfa e uguale come sembrava. Le case erano tutte diverse tra loro: ordinate o disordinate, vissute o trascurate. Ma ognuna con le sue rughe e i suoi segni, come nella fisionomia di un volto. Spesso, da alcuni di questi segni intuivo storie dolorose. Scatole di medicine, polvere, foto di persone scomparse, puzzo di alcol, tracce di miseria e abbandono. Ma la notte avvolgeva tutto in un abbraccio di compassione."
"Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi a inventare una voce al suo terribile silenzio."
"Il silenzio era venuto, non lo avevo scelto."
"Penso che il mio silenzio mettesse in risalto, con maggiore chiarezza, quanto le loro parole fossero diverse dalla loro vita. E quanto, in cuor loro, sapessero che Dio era impronunciabile e distante."
"Nella varietà meravigliosa delle erbe, negli odori della terra bagnata o smossa, nella vita sotterranea di topi e insetti, vedevo parole e grammatiche nascoste, simili a ciò che cercavo."
" - Non si può parlare di Dio perché noi siamo le parole."
"Erano il libro del mondo, ma non potevano raccontarlo. Nessuno di loro poteva spiegarmi la grammatica di Dio."
"Perché se avessi riprovato avrei voluto di più. Volare davvero, volare in alto, come le oche selvatiche, lassù nel cielo. E sarei stata triste, perché avrei dovuto riflettere ancora di più sul mio destino di gallina. Io non sono nata per volare."
"Capii quel giorno che non sarebbe stato facile incontrare il diavolo. Perché il diavolo ama travestirsi, ma c'è anche chi ama travestirsi da diavolo."
"Guardava le case intorno e pensava: che strane, le persone. Quante cose hanno adesso che una volta non avevano. Non sanno più rinunciarci ma sembra che non le amino, rimpiangono le cose vecchie ma non saprebbero cosa farsene, non ne conoscono né la storia né il dolore."
"Le onde sono tutte diverse - diceva il vecchio. - Se ascolti bene, quando si infrangono a riva, non sentirai mai due volte lo stesso suono. Il mare è un grande musicista. E anche i pesci sono uno diverso dall'altro. Ci sarà sempre un riflesso, un ricamo sulla pinna, la miniatura di una squama che non avevi mai visto prima."

giovedì 28 gennaio 2010

Da "Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie" (T.Burton)


"Arrivò quel fagotto e fu
un grumo senza gioia:
ohibò
quel bambino era
un robot."

"Per conto suo il bambino
diventò un giovanottone
anche se troppo spesso
e a calci e sputi
lo prendevano per un Bidone,
di rifiuti."

"Ti fissava per ore
e non sapevi perché."

"Il bambino con i chiodi negli occhi
piantò il suo alberello d'alluminio.
Ma cresceva di sbieco
perché lui era cieco."

"E' bello conoscere una bimba
con tanti occhi sotti i capelli,
ma non quando piange,
perché sui vestiti stinge."

"Accanto a Superman o Batman,
può forse sembrare banale,
ma per me è del tutto speciale
e vale più d'una acca:
è il bambino Supermacchia.
[...]
So che a volte sta male
perché non sa correre o volare
e per quella sua sola abilità,
paga un conto salato nella lavanderia
della città."

"Sì, aveva ai piedi
dieci dita dieci.
Sì, aveva alle mani
dieci dita dieci,
ci sentiva e ci vedeva,
in bagno ci poteva andare,
ma bastava tutto questo
per essere normale?
[...]
Che suo figlio
sia un'Ostrica a metà
non mi può incolpare,
pensate piuttosto a una casa
in riva al mare.
[...]
Una croce di bambù
rimase sull'arenile, laggiù
a ricordare, contro l'onda,
la tomba del bambino Ostrica
e una breve preghiera
scritta sulla sabbia a Gesù,
che l'avrebbe portato nel cielo,
lassù.
Ma un'onda d'alto mare,
veloce, asciugò la scritta
e si prese quella croce, né storta
né dritta."

"Eppure anche lei è preda
di un maleficio da superstrega,
un sortilegio che non può
spezzare: se qualcuno le
si avvicina gli spilli si
fanno spina e nel cuore
vanno ad affondare."

"E l'ultimo respiro della sua breve vita
fu malsano e disperato.
Chi mai avrebbe pensato
che si poteva morire così:
di mattina per una boccata
d'aria fina?"

domenica 24 gennaio 2010

Da "Zia Mame" (P. Dennis)

" - Il mattino è il momento giusto per chiacchierare. Su, che dobbiamo conoscerci meglio. - Avrei presto scoperto che per 'mattino' Zia Mame intendeva l'una del pomeriggio. Le undici erano 'mattino presto', mentre le nove corrispondevano a 'notte fonda'."
"Poi le cadde l'occhio sul mio vestito a lutto. - Oh Dio santo, bambino mio, non avresti qualcosa da metterti che non ti faccia sembrare una cornacchia malata? -"
"Zia Mame aveva un fascino caotico, ma leggendario, e inoltre ai miei occhi rappresentava qualcosa che non avevo mai avuto - una famiglia. Certo, che le potesse importare qualcosa di un ragazzino di dieci anni come ce n'erano migliaia non cessava di stupirmi, o meglio di confondermi. Eppure era così, e ho sempre pensato che nonostante tutte le persone che aveva intorno, e i suoi interessi, e le sue mille e mille occupazioni, zia Mame in fondo si sentisse un po' sola. I suoi critici sostenevano che per lei ero solo l'ennesimo blocco di argilla da plasmare, con colpi un po' troppo energici, a sua immagine e somiglianza, e bisogna ammettere che difficilmente Zia Mame si asteneva dal ficcare il naso nella vita degli altri. Ma aveva anche una sua tenace inaffidabile affidabilità. Insomma, finimmo per innamorarci, e per entrambi si tratto di un'esperienza irripetibile.
"Vera Charles è forse l'unica attrice vivente a possedere più abiti di scena che espressioni facciali."
"No, Mary, non se ne parla nemmeno. Non conosco donne al di sopra di ogni sospetto. Quelle che mi vengono in mente sono tutte al di sotto."
"Sentii che stavo per assistere al crollo della civiltà occidentale."
"Con l'usuale codardia che i maschi dispiegano quando vogliono sbarazzarsi delle femmine, per togliermi dai piedi Bubbles prima le provai tutte, tranne un bel no in faccia."
"Zia Mame rabbrividì, guardando da un'altra parte. Era a disagio ma quando uno nasce mangiatore di fuoco non rinuncia mai del tutto ai suoi talenti."
" - Ri... riprenditi l'anello e vattene! Vai a sposarti con un'ebreuccia, se ti piacciono tanto. Sarai molto più contento così. Tanto non sei come noi, e non lo sarai mai! [...] - Cara Gloria, Patrick non se ne rende ancora conto - disse Zia Mame alzandosi da tavola - ma dovesse vivere cent'anni nessuno gli farà mai un complimento migliore."
"L'autore dice che quel periodo si può considerare l'estate dorata del suo personaggio. Bella espressione, no?"