domenica 28 febbraio 2010

Da "Donna per caso" (J. Coe)

"Hai fatto una cosa molto rischiosa, Ronny, perché hai tentato di calcolare il futuro."
"Maria si trovò a dover scegliere tra il letto e la poltrona, optando infine per la seconda, essendo quest'ultima più adatta ai pensieri: e Maria voleva pensare."
"Maria lo amava di un amore genuino, basato, come dovrebbe essere ogni amore degno di questo nome, su un profondo rispetto."
"Ma più il tempo passava e più Maria cominciava a vedere le brame sessuali della razza umana, incluse le proprie, come il sintomo di una bramosia ben più grande, di una solitudine terribile, di un'urgenza di dimenticare se stessi [...]."
"- Maria, - disse - tu credi che ci sia un certo tipo di silenzio, tra le persone, in cui le parole non sono necessarie, e che non segnala la fine, bensì l'inizio della comprensione? [...] - E tu credi, Maria, [...] che ci sia un certo tipo di sguardo che passa tra due persone e che può dire più di quanto dicano mille parole e al tempo stesso lasciare tantissime cose non dette?"
"Ma penso che desiderare sia del tutto inutile."
"Non c'è nulla di più deprimente del ricordo della felicità."
"Ma, se fosse perché le parole sono piccole bastarde ingannevoli che molto raramente dicono ciò che uno vuole davvero che dicano, o perché le anime di Sarah e Maria non erano tagliate l'una per l'altra come lo erano i loro corpi [...], fatto sta che quando parlavano tra loro non si sentivano mai altrettanto vicine di come si sentivano quando passeggiavano insieme senza parlare."
"Io so cosa non è l'amore. Non è nessuna delle cose che la gente dice che sia."
"Noi diciamo sempre 'Andiamo a bere qualcosa?' come se l'atto del bere fosse il fine principale dell'appuntamento e la compagnia dell'altro un fattore meramente incidentale, tanto siamo timorosi di ammettere il nostro bisogno del prossimo."
"Nel frattempo, lui aveva scambiato la sua mancanza di fiducia, la sua stanchezza, la sua astrazione e la sua strana consapevolezza interiore di perdita e al tempo stesso di acquisto che le avevano lasciato i due giorni trascorsi con Bobby, per pura e semplice ostilità."
"Maria, la cui natura era essenzialmente fiduciosa, non aveva mai creduto in Dio, ma d'altro canto non vedeva alcuna prova inconfutabile che lui credesse in lei."

domenica 21 febbraio 2010

Da "Il club dei filosofi dilettanti" (A. McCall Smith)

"Se ci barrichiamo tutti finiremo per essere isolati e tristi."
"Cucinare quando si è arrabbiati richiede moderazione con il pepe."
"Le persone che amiamo non ci mettono mai in imbarazzo."
"C'era una bella differenza tra la rassegnazione o l'accettazione della solitudine e la libera scelta di stare soli."
"E allora, si chiedeva Isabel, chi è più felice: chi è consapevole e ha dei dubbi o chi è sicuro delle sue certezze e non le mette mai in discussione?"
"Solo gli immaturi e gli stupidi si lasciano impressionare dalla depravazione."
"Sono contenta di essere intellettualmente stimolante."
"Viviamo tutti nel disordine, ci si trova meglio."
"La moralità dipende dalla comprensione dei sentimenti altrui."
"Ci sono cose che bisogna scoprire da soli. A volte bisogna lasciare che gli altri sbaglino."
"Si capisce sempre, pensò: le persone si illuminano quando sono davvero contente di vedere qualcuno. Non ci si può sbagliare."
"- La vita sta diventando complicatissima e volevo una giornata in cui combinare qualcosa e tirarmi un po' fuori. Sono sicura che mi capisci. - Sì, sono quei giorni in cui vuoi rannicchiarti su te stessa e far sparire il mondo. Capita anche a me."
"Fare il male non era difficile, non era una cosa che si premeditava accuratamente. Bastava una frase o un gesto casuale, semplicissimo. Era la teoria di Hannah Arendt: la semplice banalità del male. Solo il bene era frutto di eroismo."
"C'è una soluzione per tutto. [...] Per tutto. Basta ridurre il problema all'osso e ricominciare da lì. Basta fare un elenco ed essere ragionevoli."
"Erano persone tolleranti, proprio come i buongustai, che tendevano perlopiù ad avere un atteggiamento conciliante ed espansivo. Chi stava ossessivamente a dieta, invece, era triste e ansioso."
"La gente si fa capire ogni cinque secondi. Guarda come si muovono gli occhi. Dicono tutto."
"C'erano pochi passeggeri: un uomo con l'impermeabile e la testa affondata nel petto, una coppia che si abbracciava, incurante di ciò che gli stava intorno, e un adolescente con una sciarpa nera al collo, un piccolo Zorro. Isabel sorrise tra sé e sé: un microcosmo della condizione umana, rifletté. Solitudine e disperazione, amore ed egoismo; e i sedici anni, un mondo a parte."
"La mente umana, una volta scossa nelle sue certezze, poteva rifiutare la nuova realtà oppure cambiare direzione."

lunedì 15 febbraio 2010

Da "Il peso della farfalla" (E. De Luca)

"Sul corno insanguinato del vincitore si posarono le farfalle bianche. Una di loro ci restò per sempre, per generazioni di farfalle, petalo a sbattere nel vento sopra il re dei camosci nelle stagioni da aprile a novembre."
"Gli zoccoli del camoscio sono assi in tasca a un baro. Con loro la gravità è una variante al tema, non una legge."
"Non erano coraggiosi, erano molti, valore che dà forza ai più deboli."
"Nelle imprese la grandezza sta nell'avere in mente tutt'altro."
"Quella sera aveva suonato per i presenti l'armonica a bocca. Era il suo modo di stare insieme senza rispondere alle domande."
"Da ragazzi non si pensa a cadere, sono pensieri di età adulta."
"Sono scarsi i sensi in dotazione alla specie dell'uomo. Li migliora con il riassunto dell'intelligenza."
"L'uomo non sopporta la fine, dopo averla saputa si distrae, spera di aver sbagliato previsione."
"In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva. Dietro di loro la traccia aperta si richiude."
"Una farfalla sopra un fucile lo prende in giro. La sua mira è derisa dal volo spezzettato che, dovunque cade, porta con sè il centro raggiunto."
"Con il sole nelle palpebre abbagliate la neve si trasforma in frantumi di vetro. Il corpo e l'ombra disegnano l'articolo il. L'uomo sulla montagna è una sillaba del vocabolario."
"Un uomo non arriva a volere quanto una donna, si distrae, s'interrompe, una donna no. Davanti a lei si trovava incalzato. Se era un guardiacaccia se la sbrigava. Ma una donna è quel filo di ragno steso in un passaggio, che si attacca ai panni e si fa portare. Gli aveva messo addosso i suoi pensieri e non se li scrollava. Un uomo che non frequenta donne è un uomo senza. Non è un uomo e basta, nient'altro da aggiungere. E' un uomo senza. Può dimenticarselo ma quando si ritrova davanti, lo sa di nuovo."
"I debiti si pagano alla fine, una volta per tutte."
"Un uomo è quello che ha commesso. Se dimentica è un bicchiere messo alla rovescia, un vuoto chiuso."
"Con gli uomini il peggio era possibile di nuovo."
"Gli piaceva dire di fronte al cielo che calava in terra per la sera, un grazie al capomastro."
"Era l'acciaio tirato a lucido dall'affilatura, di quella materia erano gli occhi della donna."
"Il sonno dentro gli occhi è una macchia d'inchiostro che si allarga."
"Le bestie sanno il tempo in tempo, quando serve saperlo. Pensarci prima è una rovina di uomini e non prepara alla prontezza."
"Il presente è la sola conoscenza che serve. L'uomo non ci sa stare nel presente."
"La più aspettata vittoria era gemella uguale di una sconfitta mai conosciuta prima."

da "Visita a un albero":
"L'ospite di un albero si deve dileguare all'ora che si tolgono le ombre. Esistono in montagna alberi eroi, piantati sopra il vuoto, medaglie sopra il petto di strapiombi. Salgo ogni estate in visita a uno di loro. Prima di andare via monto a cavallo del suo braccio sul vuoto. I piedi scalzi ricevono il solletico dell'aria aperta sopra centinaia di metri. Lo abbraccio e lo ringrazio di durare."

lunedì 8 febbraio 2010

Da "La grammatica di Dio" (S.Benni)

"Tra gli dèi che gli uomini inventarono, il più generoso è quello che unendo molte solitudini ne fa un giorno di allegria." Callistrato
"Il mondo non era che perdita, solitudine e dolore. Che senso aveva in questo pianeta orribile quella creatura incongrua, che scodinzolava e uggiolava di gioia, e riempiva del suo peloso, sovrabbondante amore una casa desolata?"
"Mica posso piangere e ridere in mezzo alla strada, la gente vuol parlare. E se nessuno ti parla, allora ti tocca pensare. E io non facevo altro, allora. Pensavo che tanto mi faceva male la gola, perché è lì che di fermano le tristezze."
"E' crudele essere soli, ma è ancora più crudele ritornare soli, dottore."
"L'uomo saggio è sempre solo."
"[...] ma i rompicoglioni arrivano sempre anche quando non li aspetti, come le nuvole."
"Sono solo un metro e sessantadue per quarantasette chili, come posso reggere lo scricchiolio del mondo e le grida dei morti e il rock finto e il gelo e la fame, i trichechi mangiaostriche e i pusher caritatevoli."
"Ci sarà pure un posto per dormire, nel paese delle Meraviglie."
" - Non sono solitario - le dissi. E stavo per aggiungere: sono solo, è diverso."
" - Troia - sibila.
- Porco - sussurra lei. Mano nella mano, mentre il tortino cola giù dal tavolo e la luce della candela trema per il loro respiro affannoso. Come si amano, pensa il cameriere."
"Così capì: i lacrimoidi erano sogni trascurati, mai coltivati con cura, mai seguiti con passione. Sogni perduti senza combattere, sogni buttati via."
"In rapida successione bestemmia la Trinità e tutti i santi compreso Sant'Igino, santo quasi mai enumerato in blasfemia."
" - Sì - convenne Olmo Holmes - la passione è come una damigiana, sembra grande ma finisce anche quella. [...] E Quadrello concluse: - Se un muro crolla, vuol dire che c'era una crepa."
"Anche voi, pensateci bene, avrete almeno una volta sognato di entrare non visti in una casa per spiare, per guardare, per ascoltare. Per avere una vita in più della vostra."
"Il gregge dei supermercati, degli ingorghi, delle statistiche, la gente senza nome, nonera poi così amorfa e uguale come sembrava. Le case erano tutte diverse tra loro: ordinate o disordinate, vissute o trascurate. Ma ognuna con le sue rughe e i suoi segni, come nella fisionomia di un volto. Spesso, da alcuni di questi segni intuivo storie dolorose. Scatole di medicine, polvere, foto di persone scomparse, puzzo di alcol, tracce di miseria e abbandono. Ma la notte avvolgeva tutto in un abbraccio di compassione."
"Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi a inventare una voce al suo terribile silenzio."
"Il silenzio era venuto, non lo avevo scelto."
"Penso che il mio silenzio mettesse in risalto, con maggiore chiarezza, quanto le loro parole fossero diverse dalla loro vita. E quanto, in cuor loro, sapessero che Dio era impronunciabile e distante."
"Nella varietà meravigliosa delle erbe, negli odori della terra bagnata o smossa, nella vita sotterranea di topi e insetti, vedevo parole e grammatiche nascoste, simili a ciò che cercavo."
" - Non si può parlare di Dio perché noi siamo le parole."
"Erano il libro del mondo, ma non potevano raccontarlo. Nessuno di loro poteva spiegarmi la grammatica di Dio."
"Perché se avessi riprovato avrei voluto di più. Volare davvero, volare in alto, come le oche selvatiche, lassù nel cielo. E sarei stata triste, perché avrei dovuto riflettere ancora di più sul mio destino di gallina. Io non sono nata per volare."
"Capii quel giorno che non sarebbe stato facile incontrare il diavolo. Perché il diavolo ama travestirsi, ma c'è anche chi ama travestirsi da diavolo."
"Guardava le case intorno e pensava: che strane, le persone. Quante cose hanno adesso che una volta non avevano. Non sanno più rinunciarci ma sembra che non le amino, rimpiangono le cose vecchie ma non saprebbero cosa farsene, non ne conoscono né la storia né il dolore."
"Le onde sono tutte diverse - diceva il vecchio. - Se ascolti bene, quando si infrangono a riva, non sentirai mai due volte lo stesso suono. Il mare è un grande musicista. E anche i pesci sono uno diverso dall'altro. Ci sarà sempre un riflesso, un ricamo sulla pinna, la miniatura di una squama che non avevi mai visto prima."