venerdì 30 dicembre 2011

Da "Il cane di terracotta" (A. Camilleri)

"A stimare da come l'alba stava appresentandosi, la iurnata s'annunziava certamente smèusa, fatta cioè ora di botte di sole incaniato, ora di gelidi stizzichii di pioggia, il tutto condito da alzate improvvise di vento. Una di quelle iurnate in cui chi è soggetto al brusco cangiamento di tempo, e nel sangue e nel ciriveddro lo patisce, capace che si mette a svariare continuamente di opinione e di direzione, come fanno quei pezzi di lattone, tagliati a forma di bannèra o di gallo, che sui tetti ruotano in ogni senso ad ogni minma passata di vento. Il commissario Salvo Montalbano apparteneva da sempre a quest'infelice categoria umana [...]."
"Il vino era cosa di considerazione, se ne calava ch'era una billizza, passando dava conforto e calore."
"- Vossia sta mangiando senza intinzioni.
- Vero è, il fatto è che ho un pinsèro.
- I pinsèri bisogna scordarseli davanti alla grazia che u Signuri le sta facendo con queste spigole - disse solenne Calogero allontanandosi."
"Mi perdonino, certe volte patisco d'aggettivazione imperfetta."
"Mi deve perdonare. Mio marito dice che sono sempre stata una femmina fantastica, ma non vuole essere un elogio, vuole significare che ogni tanto mi lascio pigliare dalla fantasia"
"Perché io non metto pede fora da questa casa da trent'anni almeno. Che esco a fare? Le facce vecchio sono sparite, quelle nuove non mi persuadono."
"Mi piace osservarti mentre esisti senza di me."
"Le affinità elettive erano un gioco rozzo a paro degli insondabili giri del sangue, capace di dare peso, corpo, respiro alla memoria."

Da "La forma dell'acqua" (A. Camilleri)

"Per chi giungeva per via di mare, Vigàta s'apprisintava come la parodia di Manhattan su scala ridotta: ed ecco, forse, spiegata la toponomastica."
"Il commissario invece era di Catania, di nome faceva Salvo Montalbano, e quando voleva capire una cosa, la capiva."
"Ma si trattava sempre di voci, cose d'aria e di vento,"
"Tambasiàre era un verbo che gli piaceva, significava mettersi a girellare di stanza in stanza senza uno scopo preciso, anzi occupandosi di cose futili. E così fece, dispose meglio i libri, mise in ordine la scrivania, raddrizzò un disegno alla parete, pulì i fornelli del gas. Tambasiàva. Non aveva appetito, non era andato al ristorante e non aveva manco aperto il frigorifero per vedere quello che Adelina gli aveva preparato."
"Si voleva accuttufare. Altro verbo che gli piaceva, significava tanto essere preso a legnate quanto allontanarsi dal consorzio civile. In quel momento, per Montalbano erano più che validi tutti e due i significati."
"La signora Elisa lo taliava felice: come ogni buona cuoca, godeva dell'estatica espressione che si formava sulla faccia dei commensali mentre gustavano una sua portata ."
"Una signora che è tutta una testa pensante."