venerdì 30 dicembre 2011

Da "La forma dell'acqua" (A. Camilleri)

"Per chi giungeva per via di mare, Vigàta s'apprisintava come la parodia di Manhattan su scala ridotta: ed ecco, forse, spiegata la toponomastica."
"Il commissario invece era di Catania, di nome faceva Salvo Montalbano, e quando voleva capire una cosa, la capiva."
"Ma si trattava sempre di voci, cose d'aria e di vento,"
"Tambasiàre era un verbo che gli piaceva, significava mettersi a girellare di stanza in stanza senza uno scopo preciso, anzi occupandosi di cose futili. E così fece, dispose meglio i libri, mise in ordine la scrivania, raddrizzò un disegno alla parete, pulì i fornelli del gas. Tambasiàva. Non aveva appetito, non era andato al ristorante e non aveva manco aperto il frigorifero per vedere quello che Adelina gli aveva preparato."
"Si voleva accuttufare. Altro verbo che gli piaceva, significava tanto essere preso a legnate quanto allontanarsi dal consorzio civile. In quel momento, per Montalbano erano più che validi tutti e due i significati."
"La signora Elisa lo taliava felice: come ogni buona cuoca, godeva dell'estatica espressione che si formava sulla faccia dei commensali mentre gustavano una sua portata ."
"Una signora che è tutta una testa pensante."

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