venerdì 22 agosto 2014

Da "La piramide di fango" (A. Camilleri)



"- Ma allora questo è un esercizio abusivo! - sclamò Fazio.
- Ca quali esercizio e esercizio! - reagì la vecchia isanno la voci. - Esercizio io, con l'anni che aio, non nni fazzo cchiù! Vossia che è, un finanzeri?
- No, io sono....
- E allura se non è un finanzeri non mi scassasse i cabasisi."
" 'n celo c'era 'na luna enormi. Quann'era picciliddro, ci vidiva 'na facci sorridenti. La taliò a longo, fino a quanno, con tanta bonavolontà e assà autosuggestioni, non gli parsi di rividiri la facci sorridenti."

domenica 8 giugno 2014

Da "Morti di carta" (A. Giménez-Bartlett)



"Quella mattina ero malinconica. I nuvoloni che avevano popolato il cielo nelle ultime ore sembravano sul punto di scoppiare. L'umidità mi appiccicava i capelli a ciocche. A un tratto, ebbi una funesta e vivida percezione dell'effetto che avrei potuto fare sugli altri: disastroso. Una quarantenne che affronta la nuova giornata di lavoro senza neppure un ricordo memorabile del giorno prima. Sospirai. Perché mi preoccupava tanto in quel momento l'immagine che potevo proiettare nelle menti altrui?"
"- Quindi benvenuti nel mondo dei vip! Hai dei vestiti da sera, Petra?
- La sera mi metto il pigiama."
"Entrambe eravamo state educate all'umorismo. Non esiste eredità più ricca."
"Piangere fa malissimo. Forse alleggerisce la tensione, ma toglie tempo alla riflessione, oltre a distruggere l'autostima e a trasformare gli occhi in lagune rossastre."
"Quindi essere belle non basta. M'infilai il pigiamo sentendomi brutta come un rospo. Sono troppi i requisiti necessari per raggiungere la felicità. Fortunatamente già da tempo l'aspirazione a essere felice mi sembrava una follia. Quindi lasciai i miei radicali liberi in completa libertà e mi abbandonai al sonno."
"Meditai su tutte queste cose passeggiando per Madrid. Guardai il cielo immacolato di Castiglia, la luce radiosa non influenzata dal mare. Stavo attraversando un momento di crisi. Come si spiega, altrimenti, un fastidio così grande per qualunque interferenza degli altri nella mia vita? Ero arrivata alla solitudine con ferma determinazione, e adesso sembrava volessi raggiungere una fase ancora più solitaria. Ma non è facile. C'è sempre gente intorno, e la gente si mette in relazione con te, dà e pretende di ricevere qualcosa in cambio, sorride, si muove, giudica, odia e ama, parla, ti vede e pretende di essere vista."
"Le donne detestano l'autorità...che non possono esercitare."
"Eppure la nostra solitudine non aveva niente a che fare con l'isolamento forzato che altri si vedono costretti a sopportare. Non tutti potevano entrare nel nostro selezionato club, per arrivarci ci voleva una scuola, e noi non eravamo disposti a cedere il segreto al primo venuto. Far parte dell'élite dei solitari richiede un certo savoir faire."

martedì 18 marzo 2014

Da "Messaggeri dell'oscurità" (A. Giménez-Bartlett)



"Tutto successe per colpa della dannata televisione. Be', questo è un po' esagerato, diciamo che la mia implicazione in quella diabolica faccenda avvenne a causa, e qui non cambio nemmeno una virgola, della dannata televisione."
"Odiavo fin da piccola la sensazione di non essere mai completamente sola. Desideravo che i miei genitori andassero a teatro o a cena con amici per avere la casa tutta per me. A scuola, quando una di quelle suore barbose ci ricordava la costante presenza dell'Angelo Custode, io mi sentivo morire. Ricordo perfino che certe sere, prima di andare a letto, aprivo la finestra e scuotevo fuori la giacca del pigiama come per scacciare un moscone. Con quel metodo ingenuo e infantile nutrivo la speranza di convincere l'angelo a volarsene via."
"Il colmo. Il mio vice, con fare paternalista, cercava di dimostrarmi che non ero altro che una signora con la puzza sotto il naso per cui gli unici barboni sono i clochards di Parigi. Come mai gli uomini hanno tanto bisogno di insegnare a vivere alle donne?"
"Tutti passiamo la vita intera a fuggire, vero, Fermìn? Lavoriamo per sfuggire alla povertà, abbiamo degli amici per sfuggire alla solitudine... Scappiamo, ci sottraiamo... ma se un giorno o l'altro qualcosa non funzionasse potremmo finire lì anche noi, in uno di quei brutti posti che abbiamo visto."
"Sono un poliziotto a cui non dispiacerebbe entrare in convento. La disciplina ce l'ho già, mi manca solo la pace."
"Sono giunto alla conclusione che la felicità consiste nel non domandarti ma se sei felice."
" - Dove va a passare il Natale? - mi domando Garzòn un pomeriggio, appoggiato al banco del bar.
- All'inferno, e lei?
- Nell'angolo di inferno che mi lascerà libero."
"Sarei insincera se dicessi che non mi divertii. In realtà quella riunione estemporanea era l'antitesi perfetta delle consuete cene familiari. Nessuno si conosceva troppo, così non c'erano ricordi comuni da rispolverare per l'ennesima volta, nessuna cuoca doveva essere lodata per la sua bravura, non ti ritrovavi accanto nessun parente detestato e, soprattutto, non era necessario fingere alcuna felicità. Molti ci avrebbero invidiati."
"- Ma come fa a non perdere la voglia di scherzare?
- Basta non prendere la vita troppo sul serio, né troppo alla leggera-
- Un giusto equilibrio."
"[...] l'amicizia è sempre stata un buon lenitivo dell'amore."