martedì 15 giugno 2010

Da "Il tempo di Blanca" (M. Serrano)


“Mia nonna mi disse che con i libri non mi sarei sentita mai sola.” “O re o pezzente, niente vie di mezzo insomma.” “Bianco, mi ha detto, il colore dell’origine e della fine. Il colore di chi sta per cambiare condizione. Bianco, mi ha detto, il colore del silenzio assoluto; non il silenzio della morte, ma quello del preludio a tutte le metamorfosi possibili.” “Ai tempi di mia nonna – me lo raccontava lei – non si buttava via niente. Nemmeno l’esperienza. Un bacio era una cosa rara nella vita di una persona e veniva custodito come un tesoro. Il dolore si conservava gelosamente per non dimenticarlo. E da quello si imparava. Adesso, calze, dolori e baci, consumiamo tutto, rompiamo tutto, ci disfiamo di tutto.” “[…] voglio una solitudine a due capace di condividere scampoli di vita degli altri, di mettersi alla prova con la parte di lui che non mi è familiare, con l’io che esiste oltre il suo petto, voglio amarlo anche quando parla con gli altri [….].” “ – Ma allora, Sofìa, quale sarà il modo giusto di essere donna? […] – Nessuno. O tutti.” “Il dolore che non può essere espresso si cerca un altro linguaggio diverso dalla parola.” “Penso alle notti delle donne: una vera ingiustizia le notti delle donne, le sole persone di una casa che hanno gli occhi come lampadine sempre accese, orecchie indagatrici, tese ad ascoltare la vita nelle tenebre. Il russare del marito, un brutto sogno del bambino, un topo che passa in soffitta con uno scricchiolio insolito, l’insonnia del figlio più grande. Tutto è nelle loro mani. Gli altri dormono tranquilli; loro vegliano. Sempre a disposizione, le guardiane della notte.” “Com’è facile essere buoni quando la vita è buona con noi.” “Il bello della nostra amicizia è che ci siamo trasformata a vicenda per la forza dell’affetto. Nessuna di noi è più la stessa da quando ci vogliamo bene.”

Da "Shakespeare scriveva per soldi" (N. Hornby)


“Può darsi che dopo un po’ ci si annoi a bere caffè seduti al sole sulla veranda della libreria Square Books e a visitare la casa di Faulkner in fondo alla via, ma solo dopo un annetto o due, no?”

“Forse i poeti bisognerebbe conoscerli molto bene o non conoscerli affatto.”

“C’è mai stata vita migliore? Amici, calcio, cene a domicilio, niente lavoro.”

“Se la situazione è grave come lascia intendere la Kolbert, allora i matrimoni e i Mondiali sono le sole cose che contano.”

“Il momento migliore per leggere la sua prosa è la giovinezza, quando una dieta a base di Smiths e di incessanti incomprensioni famigliari non riesce a soddisfare la fame infinita di tormenti.”

“Forse la cosa migliore da fare, con i film e i libri preferiti, è lasciarli stare: se sono riusciti ad esaltarci tanto, significa che sono arrivati nel posto giusto e al momento giusto della nostra vita, e queste sono condizioni che non si ripeteranno mai.”

“Ma il pregiudizio non può non avere una parte importante nel nostro processo decisionale, quando si tratta di letture, altrimenti finiremmo sommersi dai libri.”

“Il mio consiglio: non leggete scrittori che pensano ai posteri. Quelle sono persone serie e i loro libri, se li leggeste adesso, li banalizzereste. E poi a loro i soldi non interessano. È gente superiore.”

Da "Kitchen" (B. Yoshimoto)


“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano. Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire. Mi piacciono con il pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un interno inverno, un frigo imponente, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po’ arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi. Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.” “Stavo toccando con mano e vedendo con i miei occhi, per la prima volta, quanto fosse immenso il mondo e profonda l’oscurità e l’infinito fascino e solitudine di tutto ciò.” “Lei vive solo di impulsi irresistibili. La cosa incredibile è che ha la forza di realizzarli.” “Una persona accanto può far sentire ancora più soli.” “Le nuvole venivano trascinate via dal vento con una forza incredibile. In questo mondo non c’è posto per le cose tristi. Nessun posto.” “Ognuno è solo se stesso, purtroppo.” “Però, chi nella vita non conosce almeno una volta la disperazione e non capisce quali cose valgano veramente, diventa adulto senza avere mai capito che cosa sia veramente la gioia. Io sono stata fortunata.” “I grandi personaggi nel loro semplice esistere emettono luce e rischiarano lo spirito di chi sta loro accanto.” “Voglio assolutamente continuare a sentire che un giorno morirò. Altrimenti non mi accorgo che vivo. Per questo è così la mia vita.” “A piegarci non sono le circostanze o una forza esterna, la sconfitta ci colpisce dall’interno, pensai dal profondo dell’anima.” “A stomaco vuoto non si combatte, mi dissi.”

Da "Branchie" (N. Ammaniti)


“Il pesce non pensa, perché il pesce sa.” Iggy Pop

“Non parlo granché dei miei problemi. Me li tengo dentro e gli ho trovato un bel posticino, nell’ultimo e più polveroso cassetto del mio cervello.”

“E i rapporti sociali e familiari e sentimentali sono piombo.”

“Ho sempre pensato che il rapporto con le librerie è un rito individuale, intimo, un po’ come masturbarsi o andare al cesso.”

“Credo che la ricerca dell’assoluto, di ciò che ci fa uomini, sia un processo individuale, un percorso solitario. Questo non significa che non bisogna misurarsi con gli altri, ma è necessario farlo solo dopo aver raggiunto punti saldi, valori incrollabili. […] ad esempio la consapevolezza di esistere, di essere soli e parte del tutto. Riconoscere che siamo spinti avanti da desideri elementari, brutali, che forse siamo solo macchine metaboliche e che per sentirci vivi dobbiamo anelare e poi consumare.”

“È la vita che mi grava addosso. È tutto. È quello che dovevo fare e non ho fatto. Sono le cose che ho cominciato e non ho mai finito.”

“Ma non è così che vanno le cose nella vita. La fantasia è crudele, si sovrappone alla realtà come carta velina.”