lunedì 6 settembre 2010

Da "Trilogia di New York" (P. Auster)

"Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso."
"New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine: e per quanto la esplorasse, arrivando a conoscerne a fondo strade e quartieri, la città lo lasciava sempre con la sensazione di essersi perduto. Perduto non solo nella città ma anche dentro di sé."
"Ricordava di aver letto da qualche parte che gli occhi sono l'unico lineamento che non cambia mai."
"In quanto a me, ho le mie giornate sì e le mie giornate no. Quando arrivano quelle no, penso alle giornate sì che ho vissuto. La memoria è una gran benedizione, Peter. E' la cosa più bella dopo la morte."
"Una bugia non si cancella mai. Nemmeno con la verità."
"Non puoi odiare così violentemente una cosa se una parte di te non la ama."
"Ma nella vita di un uomo le occasioni perdute non contano meno di quelle colte, e una storia non può reggersi sui se."
"Come ha detto qualcuno, le storie capitano solo a chi le sa raccontare."

Da "Sai tenere un segreto?" (S. Kinsella)

"Uomini e donne non sono nemici. Uomini e donne sono anime gemelle. E, se fossero sinceri fin dall'inizio con le loro relazioni, se ne renderebbero conto. Tutto quel fare i misteriosi e i distaccati è un'assoluta sciocchezza. Tutti dovrebbere condividere i loro segreti fin dal primo istante."

"Perché ho imparato che, se non si può essere sinceri con gli amici, i colleghi e i propri cari, cosa diventa la via?"