mercoledì 27 febbraio 2013

Da "La briscola in cinque" (M. Malvaldi)


"L'unica cosa piacevole di un giorno di metà agosto, alle due di pomeriggio precise, quando uno respira aria liquida e tenta di non pensare che alla cena mancano ancora sei o sette ore, è andare con qualche amico al bar a prendere qualcosa. Ci si siede ai tavolini all'aperto, si sistemano bene i pantaloni dal cavallo bagnato da strizzare, si svapora dieci secondi e poi si ritorna magicamente in sé; il più in forma del club va dentro, al banco, a ordinare perché il barista scorgendovi vi ha guardato con odio e adesso sta lavando i bicchieri (o meglio, il bicchiere: lo stesso da cinque minuti) e quindi, se qualcuno non va dentro a ordinare, addio. L'importante però è che ci sia la brezzettina. Quel filino di vento della giusta intensità, che solleva lievemente la camicia dalla pelle, ti conta dolcemente le vertebre e ti rinfresca i vani tra le dita dei piedi a cui la ciabatta infradito di plastica ha dato finora ben poco sollievo, ma talmente delicato da non scompigliarti il riporto. L'aroma iodato della brezza marina ti dischiude le narici, ti convince a respirare e quando l'eroe che ha fatto le veci del cameriere ritorna, con la roba da bere e le carte, l'umore è tornato sereno e il pomeriggio, rispetto a prima, si è accorciato un bel po'. Queste cose sono piacevoli a vent'anni: a ottanta sono il sale della vita."
"Anni di duro lavoro al Comune di Pineta, in cui se non fai colazione quattro volte per mattina non sei nessuno, lo avevano forgiato sia fisicamente che caratterialmente: infatti, oltre che maleducato, era anche un rompicoglioni."
"Io vendo vino e cibo, mica discorsi."
"Età diciannove anni, sesso femminile, casomai ci fosse bisogno del dottore per questo, morta all'incirca tra le due e le cinque ore fa, non di meno niente di più. Causa del decesso, strangolamento. Varie ed eventuali, il mondo è pieno di stronzi."
" - Buongiorno.
- Dipende.
- Come scusi?
- Dipende dalle sue intenzioni."
"Il tono, il tono. È sempre il tono che fa la domanda. La stessa domanda, fatta con due toni diversi, può portare a una risposta o a una rissa."

domenica 17 febbraio 2013

Da "L'acustica perfetta" (D. Bignardi)



"Sara ha sempre amato la natura, è l'unica cosa in cui nonè cambiata, ma nel tempo ho capito che il suo è un amore ossessivo, estremo. Come se nei tramonti, nei cieli, tra le nuvole, cercasse l'assoluto che gli umani non potevano darle. Allora non me ne rendevo conto, ma Sara è sempre srara ostinatamente alla ricerca di qualcosa, come se la vita da sola non le bastasse."
" - Mi piacciono gli amori infelici - aveva risposto. Ci ho messo trent'anni a capire che lo pensava davvero."
"Tornano i conti, quando si è molto felici. E anche quando si è molto infelici, ma questo dovevo ancora scoprirlo."
"Una passione non vissuta è peggio di una consumata."
"Massimo, queste sono chiacchiere. Stronzate. Io ci sono sempre stato. Sono trent'anni che ci sono. Ogni giorno. Da tredici anni vivo con lei, faccio l'amore con lei, litigo con lei, mi annoio con lei, faccio i conti dei soldi con lei, parlo di cosa fanno i bambini, di chi compra il pane, di chi prende il gatto sul terrazzo prima di dormire, trovo i suoi assorbenti usati in bagno, i suoi capelli nella doccia, la spazzatura fuori dal secchio, perché non sta attenta quando la butta... È questo l'amore, Massimo, esserci. L'amore è il mio. Non un bacio non dato, una scopata mancata. È il mio l'amore, sono io il suo uomo, non sei tu. E non potevi esserlo, perché non lo sei stato. Sono io che l'aspetto, anche se mi  ha detto un mare di balle, anche se si è innamorata di te e ti ha strusciato il culo sul cazzo, ti ha pensato la notte, ha dubitato di me. Io la amo lo stesso. La amo comunque, perché ho deciso di amarla. Io l'ho voluta, l'ho scelta, anche se non la conoscevo, hai ragione che non la conoscevo, se avessi saputo com'era forse non l'avrei scelta. Che importanza ha? L'ho fatto. Io ci sono, non tu."
" - Chi è felice ha ragione - dice Guelfo, citando Tolstoj."
" - Io ho sempre pensato che la tua vocazione fosse quella di stare da solo, che stessi bene qui.
- Non senza tua madre. Ma per tenerla con me, ho imparato a rinunciare a lei -  dice, strizzandomi l'occhio."

sabato 16 febbraio 2013

Da "Le ali della sfinge" (A. Camilleri)


"Ma indove erano andate a finire quelle prime matinate nelle quali, appena arrisbigliato, si sentiva attraversato da una speci di correnti di filicità pura, senza motivo?"
"Come aveva fatto presto la gente ad addivintari cannibale! Da quanno nelle case era trasuta la televisione, tutti si erano abituati a mangiare pane e cataferi."
"- Pirchì hai tanta prescia?
- Cazzi miei.
Mimì si susì, fece un inchino, s'assittò novamenti.
- Di fronte a una così esaustiva spiegazione delle tue ragioni - disse - mi ritengo pienamente soddisfatto."
"- Ci sono momenti nei quali mi piacerebbe essiri don Chisciotte.
- C'è 'na differenza sostanziale, Mimì. Don Chisciotte cridiva che i mulini a vento erano mostri, mentre questi sono veramente mostri e si fingono mulini a vento."

venerdì 15 febbraio 2013

Da "La vampa d'agosto" (A. Camilleri)


"Gaspare Miccichè era un quarantino russo di capilli e àvuto sì e no un metro e quaranta. Aviva vrazza lunghissime e le gammi storte. Pareva una scimmia. Sicuramente Darwin, se avisse potuto vidirlo, l'avrebbe abbrazzato per la filicità."
" - Ma mi spiega pirchì battono le mano ai morti?
- Forse pirchì hanno fatto bene a moriri."
"Montalbano taliò sconsolato il mari di carte che abbisognava nuovamente traversare. 
- Fazio, mi fai un piaciri?
- Ai comandi, dottore.
- Mi spari?"

Da " La piccola ombra" (B. Yoshimoto)


"Ciò di cui ho sempre avuto timore sono i mutamenti d'animo delle persone, di sicuro non le minacce della sorte o della natura."
"Mia madre se ne era andata da questo mondo in punta di piedi."
"La vita è il susseguirsi di una molteplicità di incidenti, e a noi non resta che osservare quello che avviene attorno alle persone che amiamo. La verità è che non ci è concesso nessun movimento. I nostri sentimenti mutano in continuazione e sono l'unica prova a testimonianza del nostro amore."
"La tristezza che si prova nell'arco della vita è qualcosa che assomiglia molto al mio peluche visto di schiena: osservato da lontano può anche stringere il cuore, ma se gli si passasse davanti, molto probabilmente ci si accorgerebbe che è tutto eccitato e si sta godendo la vista. O addirittura che sta gioendo per la magnificenza dello spettacolo."