
"Gli spiriti simili non sono così rari come credevo, è splendido scoprire che ce ne sono tanti nel mondo!" (L.M. Montgomery - Anna dai capelli rossi).
"Uno che sopporta una mattinata intera al Balun e, alla fine, ti compra anche una Petite International è proprio da sposare."
"Un Venerdì 17 coerente con se stesso."
"Cara dolce creatura un po' cretinetta, dovresti essere addomesticata sul fashion, giusto qualche nozione base perché, si sa, certe cose è bene impararle da piccole. Scopriresti che la Befana non indossa decolletè nere a pois magenta, un vestito anni 40 con ruches e una cintura blu cobalto acquistata su Yoox. Dovrei regalarti Assolutamente glam! della Felicetti, per una lezione sui fondamenti dello stile."
"Quindi non mi resta che ignorarlo e seguire il mio motto "Una vita low cost senza rinunciare al superfluo, usando l'ingegno".
"Bene, posso andare a dormire contenta. Stasera niente internet. A volte ho bisogno di disconnettermi anch'io."
"E per tutto il tragitto si chiude in un mutismo totale, ascoltando la radio. Evidentemente i miei occhiali da sole, stile celebrity nostrana, non l'hanno colpito molto. O magari sta pensando a chi io sia, forse un'ospite famosa, o una cantante "almost famous". Più probabile che pensi ai fatti suoi, nella speranza che nessuno gli rompa le palle."
"Certo che - interviene Lucia, la sua collega dai capelli rossi sparatissimi - con questo cavolo di contratto ci hanno ipotecato il futuro. Siamo una generazione di sfigati... Ci hanno fatto credere di avere in mano il mondo e poi, una volta usciti dall'università, una batosta dopo l'altra."
"Perché io ci speravo, veramente. Forse ho fantasticato troppo: ma ho immaginato che lui, dopo aver letto alcuni dei miei pezzi, mi proponesse una collaborazione, anche saltuaria, come inizio.[...] Io mi sono stufata di quel pirla del capo, della mentalità da paese, della sagra dell'asparago, dell'intervista ai soliti politici locali di turno, e via dicendo... Vorrei respirare aria nuova, capisci?"
"Gentile da parte tua, ma il problema è proprio che io ho fretta! Ho una tale quantità di idee, spunti, progetti da realizzare che non posso proprio stare ferma ad aspettare. Sai che ti dico? Iniziamo a farcelo noi, il magazine, in attesa che qualche direttore illuminato si accorga di me, spero prima dei novant'anni. Deve essere una rivista che ci somigli, un misto di Nylon, Jalouse e Bust. Io scriverò gli articoli, tu sarai il fashion editor, stylist, fotografo, tutto quello che vuoi. [...]
- E i soldi dove li prendiamo?
- Chiederò un prestito a mia nonna. Sono sicura che ce li darà.
[...] Devo solo spiegare a mia nonna il significato di "main sponsor", ma sono certa che lo capirà al volo."
"Uno che sopporta una mattinata intera al Balun e, alla fine, ti compra anche una Petite International è proprio da sposare."
"Un Venerdì 17 coerente con se stesso."
"Cara dolce creatura un po' cretinetta, dovresti essere addomesticata sul fashion, giusto qualche nozione base perché, si sa, certe cose è bene impararle da piccole. Scopriresti che la Befana non indossa decolletè nere a pois magenta, un vestito anni 40 con ruches e una cintura blu cobalto acquistata su Yoox. Dovrei regalarti Assolutamente glam! della Felicetti, per una lezione sui fondamenti dello stile."
"Quindi non mi resta che ignorarlo e seguire il mio motto "Una vita low cost senza rinunciare al superfluo, usando l'ingegno".
"Bene, posso andare a dormire contenta. Stasera niente internet. A volte ho bisogno di disconnettermi anch'io."
"E per tutto il tragitto si chiude in un mutismo totale, ascoltando la radio. Evidentemente i miei occhiali da sole, stile celebrity nostrana, non l'hanno colpito molto. O magari sta pensando a chi io sia, forse un'ospite famosa, o una cantante "almost famous". Più probabile che pensi ai fatti suoi, nella speranza che nessuno gli rompa le palle."
"Certo che - interviene Lucia, la sua collega dai capelli rossi sparatissimi - con questo cavolo di contratto ci hanno ipotecato il futuro. Siamo una generazione di sfigati... Ci hanno fatto credere di avere in mano il mondo e poi, una volta usciti dall'università, una batosta dopo l'altra."
"Perché io ci speravo, veramente. Forse ho fantasticato troppo: ma ho immaginato che lui, dopo aver letto alcuni dei miei pezzi, mi proponesse una collaborazione, anche saltuaria, come inizio.[...] Io mi sono stufata di quel pirla del capo, della mentalità da paese, della sagra dell'asparago, dell'intervista ai soliti politici locali di turno, e via dicendo... Vorrei respirare aria nuova, capisci?"
"Gentile da parte tua, ma il problema è proprio che io ho fretta! Ho una tale quantità di idee, spunti, progetti da realizzare che non posso proprio stare ferma ad aspettare. Sai che ti dico? Iniziamo a farcelo noi, il magazine, in attesa che qualche direttore illuminato si accorga di me, spero prima dei novant'anni. Deve essere una rivista che ci somigli, un misto di Nylon, Jalouse e Bust. Io scriverò gli articoli, tu sarai il fashion editor, stylist, fotografo, tutto quello che vuoi. [...]
- E i soldi dove li prendiamo?
- Chiederò un prestito a mia nonna. Sono sicura che ce li darà.
[...] Devo solo spiegare a mia nonna il significato di "main sponsor", ma sono certa che lo capirà al volo."