venerdì 5 luglio 2013

Da "Il sorriso di Angelica" (A. Camilleri)


"Angelica era lì. Tiniva il cellulari all'oricchio. Montalbano, con lintizza, raprì la porta. E sapiva, mentri che lo faciva, che non stava sulo raprenno la porta di casa, ma macari quella della sò pirsonali dannazioni, del sò 'nferno privato."
"Era l'unica al munno che l'accapiva come manco lui arrinisciva a d'accapirsi."
"Montalbano sintiva dintra alla testa come un vento furioso che 'mpidiva ai sò pinseri di formarisi, di concatenarisi l'uno all'altro, erano come foglie cadute che la vintata sparpagliava da ogni parti, anzi, manco erano pinseri, ma spezzoni, frammenti, immagini, che duravano un secunno e po' vinivano travolti via, scomparivano."

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