giovedì 27 marzo 2008

Da "I quaderni del pianto" (M. Serrano)

"Essere poveri vuol dire tante altre cose oltre a non avere soldi."
"Adesso, ritornando a casa, mi sono incamminata verso l'albero. Come se potessi toccarla la bambina di allora, l'antica ladruncola. Sentivo l'odore di lei, della sua innocenza. Cercai di scoprire quanti strati di pelle bisognava cambiare prima di morire. Quanta fatica diventare adulti."
"La morte dei figli appartiene alle madri. [...] Perché il tuo papà aveva capito che a quell'età gli angioletti sono della madre e soltanto la madre li sa perdere."
"Pensai che al di là dell'affetto, le madri e le figlie non si conoscono mica tanto. Mi vergognavo per tutto quello che lei non sapeva di me."
"Quando dimenticavo certi dettagli, lui mi diceva che non aveva importanza. Che erano le sensazioni a permanere."
"Mi rendi così felice. Quattro parole. Diciassette lettere. L'immensità."
"Di lì in avanti, così come ad ogni aquilone sta appesa la sua coda, a ogni amore stava appesa la sua notte."
"Più avanti la vita mi avrebbe regalato tanti cieli azzurri, ma quello fu l'unico paradiso."
"Rimasi senza di lui. Vi domanderete se mi sia spezzata in due. Se sia stata trafitta dal pugnale del dolore. No. La sua assenza fu enorme, enorme, eppure qualcosa di strano prese il posto del tormento. Ero piena, come la luna. Follemente legata alla vita. Nulla mi avrebbe portato via quella sensazione. Ero una donna amata. Sapevo che presto o tardi la vita mi avrebbe dimostrato la sua avarizia, però confidavo nelle riserve che mi aveva lasciato l'amore."
"Lei ci insegnò che i sogni bisogna ricordarseli, altrimenti restano dentro al cuore creando nodi che poi avrebbero fatto male."
"Contemporaneamente mansueta e pazza."
"Non l'ho mai amato come il principe, però l'ho amato. Nessuno può avere due paradisi in una sola volta, qui sulla terra. Più tardi mi accorsi che la maggior parte delle donne non riesce ad avere neanche un quarto di paradiso e io ne avevo avuto uno intero tutto per me."
"Quando si contano le fortune, diceva la mia mamma laggiù in campagna, guai se superano la capienza di un cestino. Se sono troppe, vanno perdute."
"Siamo pazze tutte e due, signora, le risposi in tono fermo, tutte e due. Perché nessuno ci ha cresciute insegnandoci che gli esseri umani possono essere buoni e cattivi insieme."
"Forse la vita è così, due verità che scorrono insieme come due torrenti paralleli che sfociano nel medesimo fiume."
"Pensai che fosse una ritardata mentale perché non parlava e si raggomitolava in un angolo come una bestiola spaventata. Ma le splendevano gli occhi e riconobbi in essi la scintilla dell'intelligenza."
"Se menti a te stessa e fingi indifferenza , un bel giorno diventerai davvero indifferente. Prova a farlo, con pazienza. Alla fine anche la volontà vacilla e non sa bene se siano riusciti a convincerla oppure no. Allora la menzogna sarà indistinguibile, quindi non sarà più menzogna. Perché la maschera ha finito per confondersi con il volto e diventano la stessa cosa."
"I pazzi suscitano timore. A me ispiravano pietà. La loro miseria era triste, tanto triste. Essere pazzo non significa essere pazzo tutto il giorno. Curiosa malattia. A tratti arriva, poi se ne va. [...] Sono soprattutto gli occhi a cambiare. Non fissano con intenzione come quelli di chi ha la mente a posto. Sono occhi sperduti in un altro mondo, un mondo che non si condivide con nessuno. Come sono soli, in quei momenti. Ma Elvira mi diceva che io ero più sola di loro, perché ne ero consapevole."
"Chi ha perduto un figlio non vale più niente. E' morto due volte."
"Invece la sua testa è diventata decisamente selvaggia. Scoperta. Alla mercé degli elementi della natura. I capelli arruffati dal vento, inattaccabili da qualasiasi spazzola. Ciocche fuori da ogni controllo. Non si ripara dal freddo. Non si protegge. [...] La testa selvaggia è irresponsabile. E non perché ignori i rischi, semplicemente crede si debba rischiare per raggiungere la quiete finale. Perché il cerchio si chiuda. Allora pensa alla libertà. Come una sfera di cristallo piena di fiocchi di neve che dopo uno scossone si quietano."
"Un pianto ribelle l'assale, dopo tanto tempo passato senza piangere. E gliene è grata perché è un pianto che le lava la faccia. Un regalo, come il sole d'inverno."

4 commenti:

Sylvie Malaussène ha detto...

Forse non il migliore ma sicuramente uno dei libri più intensi della Serrano.
Breve e al tempo stesso surreale: lo si finisce tutto d'un fiato e si rimane a fissare il vuoto chiedendosi come, in così poche pagine, si possa toccare l'anima del lettore.
Dalla campagna alla città all'amore alla lotta sociale al follia: una tempesta di momenti indimenticabili.

Marina ha detto...

Ehi Sylvie... nice to meet you! Considerami da oggi anche te una lettrice del tuo blog. Finalmente posso fare delle buone letture in lingua italiana. Una tra le tante cose di cui sento la mancanza qui negli US sono le mie letture... in italiano. Non è che non si trovino i libri in italiano, che tra l'altro sarebbe facile farseli arrivare ordinandoli via internet, ma mi sono ripromessa di fare letture rigorosamente in inglese! Quindi mi manca quel senso di piacere che mi dava andare in libreria a scegliere un libro, poi tornare a casa e cominciare a leggerlo e scoprire (non sempre naturalmente) che non riuscivo a smettere la lettura.
Uno dei miei personaggi preferiti è proprio Malaussène...
Ora posso lasciarmi andare nella lettura nei tuoi post!
Thank's!

Marina ha detto...

Ehi Sylvie... nice to meet you! Considerami da oggi anche te una lettrice del tuo blog. Finalmente posso fare delle buone letture in lingua italiana. Una tra le tante cose di cui sento la mancanza qui negli US sono le mie letture... in italiano. Non è che non si trovino i libri in italiano, che tra l'altro sarebbe facile farseli arrivare ordinandoli via internet, ma mi sono ripromessa di fare letture rigorosamente in inglese! Quindi mi manca quel senso di piacere che mi dava andare in libreria a scegliere un libro, poi tornare a casa e cominciare a leggerlo e scoprire (non sempre naturalmente) che non riuscivo a smettere la lettura.
Uno dei miei personaggi preferiti è proprio Malaussène...
Ora posso lasciarmi andare nella lettura nei tuoi post!
Thank's!

Anonimo ha detto...

sfogliavo le pagine del tuo blog e mi sembrava di essere tra gli scaffali della mia libreria.Tutti quelli che hai postato sono libri che ho letto recentemente.Buon fine settimana,a presto.
P.s ti frego le parole della Serano........non tutte solo una parte e' logico!