mercoledì 31 ottobre 2012

Da "L'uomo di neve" (J. Nesbø)



"Harry sorrise. Fino a quel momento gli piaceva, ma ovviamente ero disposto a rivedere la sua opinione. Cercava sempre di concedere agli altri una seconda possibilità di finire sul suo libro nero."
"Siamo tutti pazzi. Siamo fantasmi senza volontà, incapaci di trovare la strada di casa. È sempre stato così."
"Avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale, e chi non ce l'ha non vive a lungo."
"No, non lasciarti andare. Il male non è una cosa, è un'assenza di cose. Un'assenza di bontà. L'unica cosa di cui avere paura sei tu stesso."
"- Cosa vuoi fare?
- Cercare.
- Cosa?
- Quello che meno ci aspettiamo.
- Perché?
- Perché se si cerca qualcos'altro si rischia di non vedere quello che è davvero importante. Scoprirai cosa stai cercando solo dopo averlo visto."
"Per esempio, la pazzia e il male sono due cose diverse? Oppure siamo stati noi a decidere che quando non capiamo più le ragioni della distruzione la chiamiamo pazzia?"
"Le storie interessanti non parlano mai dei successi continui, ma piuttosto delle sconfitte spettacolari."
"Più invecchio, più sono propenso a credere che il male sia male, con o senza disturbi psichici. Chi più chi meno, abbiamo tutti una predisposizione alla malvagità: ma questo non cancella la colpa. Insomma, siamo tutti malati, tutti soffriamo di disturbi della personalità; lo si vede da come ci comportiamo. La legge dice che siamo tutti uguali, ma non è vero."
"Mi dica : è più malvagio togliere la vita a chi vuole vivere, o negare la morte a chi vuole morire?"

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