venerdì 12 aprile 2013

Da "La pista di sabbia" (A. Camilleri)



"Raprì l'occhi e di subito li richiuì. Da tempo gli accapitava 'sta specie di rifiuto dell'arrisbiglio, che non era per prolungare qualichi sogno piacevole che oramà gli capitava di fari sempri cchiù raramenti, no, era pura e semprici gana di restare ancora tanticchia dintra al pozzo scuro, profunno e càvudo del sonno, ammucciato propio in funno in funno, indovi sarebbe stato impossibile che qualichiduno l'attrovasse. Ma sapiri d'essiri irrimediabilmente vigliante. Allura, sempre con l'occhi 'nserrati, si misi ad ascutari il rumore del mare."
" - Grazie, maestro, per l'ampiezza, la dovizia e la varietà degli elogi che profondamente mi commuovono.
- Mimì, vattelo a pigliare dove sai."
" - M'è venuto un attacco di gelosia tardiva, va bene? 
- No, non va bene. È illogico.
- La logica la lascio tutta a te. Io ragiono in un altro modo."
"Sì. Devo denunziare un furto con scasso. O forse un tentativo di furto con scasso. Quello che è certo è che lo scassamento c'è stato. Di cabasisi."
"Se uno fa una cosa, chi autorizza un'altro a spiare pirchì l'ha fatta? Odiava 'sto tipo di dimanne."

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