mercoledì 28 marzo 2012

Da "Ricomincio da te" (E.Moreno)




"Tra noi due, ci fu solo silenzio. E questo fu l'inizio della fine."
"Scoprii quel pomeriggio la sensazione di sicurezza più intensa che ci sia: l'abbraccio di una madre spaventata."
"Indugiai nel momento più bello degli incubi: quando riconosci che cos'è e diventi cosciente che non c'era niente di vero."
"Dov'è la differenza tra fare una pazzia e diventare matto?"
"Sarei potuto restare immobile nel grande sbadiglio. Rimanere invischiato nella routine, rinunciando a ogni piacere e accumulando riposo." Avrei potuto evitare qualcunque cambiamento, assentarmi con la mente e presentarmi unicamente con il corpo. Ma davvero potevo restare nello sbadiglio? No, impossibile, se non altro, ora, sono in movimento."
"Quand'è che un regalo si trasforma in un dispetto?"
"[...] il dolore - disse - è un privilegio dei vivi."
"Ci fu un momento in cui futuro e passato non mostrarono più alcuna differenza: domani era uguale a ieri, ieri sarà uguale a domani."
"Adesso so che quando compaiono le date da ricordare spariscono tutte le altre; che quando la scusa per cenare insieme è una data da celebrare, tutto ormai è già stato perduto."
"Sorrise e non fu per il caffè, ma solo perché qualcuno si era accorto che esisteva."
"Imparai che la menzogna è l'ultima spiaggia del disperato."
"A quasi quarant'anni, vivevo, esistevo e mi muovevo in 445 metri quadri."
"Si instaurano rapporti speciali con alcune persone ma anche rapporti con persone speciali. Non fa differenza: entrambi ci lasciamo un ricordo che dura tutta la vita."
"Lassù compresi che le distanze esistono perché l'uomo le attraversi, per puro piacere: solo per questo."
"E lì rimasi a bearmi di quella solitudine che si trova solo nei luoghi più piccoli, nei momenti più belli."
"Pensai, non lo nego, di restarmene lì seduto: quando non c'è una meta non c'è neppure fretta."
"Imparai che la mente è in grado di inventarsi storie a cui crede solo lei; che la gelosia può offuscare qualunque verità, coprire ogni menzogna; che nei momenti più brutti è raro affidarsi alla ragione, al dialogo, alla franchezza... piuttosto facciamo ricorso ai sospetti, alla diffidenza, alla certezza che ci vengono da una verità che deve essere tale per il semplice fatto che è stata concepita da noi."
"Non voglio che cresca tra l'indifferenza di due adulti, tra i rancori mal dissimulati di due persone che dopo essersi tanto amate si sono dimenticate con la stessa intensità. Non voglio che cresca pensando che l'amore è questo."
"C'è una parola che riassume questa rivoluzione esistenziale: tempo. Tempo per conoscere nuovi luoghi; tempo la mattina per apprezzare una carezza e, la sera, un abbraccio più intimo. Tempo per parlare di problemi e soluzioni, per baciare dappertutto il corpo dell'altro, per imparare cose da disegnare a chi ci sta vicino, per sapere che i bambini hanno sempre voglia di giocare con i genitori, per leggere e apprezzare quel che si legge, tempo da perdere perché ce n'è, per bearsi della solitudine e per stare in compagnia..."


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