martedì 9 ottobre 2007

Da "Inganno" (P. Roth)

"Indifferenza e tenerezza, incredibile tenerezza e subito dopo incredibile inaccessibilità, questo è la schema tipico nei rapporti fra le persone che stanno insieme da molto tempo come noi due. Quello che penso riguardo a lei è tutta un'altra cosa. Si tratta dell'amore che esiste proprio perché si è ritagliato un'oasi. L'attimo rubato, che non può essere sostenuto".
"E poi la cosa è sempre rimasta nel mondo della fantasia. E' rimasta una specie di sogno, ecco. Era un'oasi".
"Questa è la vita: sempre una forma leggermente distorta di letteratura".
"Ma siamo stati meravigliosamente bene insieme, anche se eravamo chiusi dentro quella terribile stanza. Io non vivevo con te solo durante quelle poche ore, avevo tutta una vita da vivere insieme a te quando scrivevo. Avevo questa vita immaginaria e la vivevo con te mentre tu non c'eri. Tutto questo era così intenso".
"D'altronde quella era la nostra vita, così come io pensavo che sarebbe potuta essere. La nostra vita, anche".

2 commenti:

Sylvie Malaussène ha detto...

E' stato difficile scegliere le frasi per Inganno...un insieme di dialoghi tra due amanti che vivono in una realtà sospesa, solo loro, un'oasi...avrei dovuto riscrivere il libro...ho scelto quelle che rendevano di più l'idea di questo amore fuori dal tempo e dallo spazio, praticamente rarefatto...
...qualche domanda: un rapporto così può essere definito 'amore'? Lo è all'essenza più pura o non si può nemmeno dire che esista? Un amore può esistere fuori dal contesto e dal mondo in cui le persone vivono?

.: Rents :. ha detto...

L'amore dovrebbe sempre essere ad un passo dal resto. In molte sue forme, non solo quella degli amanti, ha bisogno di una micro-realtà.
La vita, la quotidianità, sono cose che gli stanno intorno: a volte lo arricchiscono, a volte lo uccidono.