mercoledì 7 novembre 2007

William Shakespeare - Sonetto 36

Lascia ch'io confessi che dobbiamo separarci
anche se il nostro amore è un uno indivisibile,
così quelle colpe che son soltanto mie
senza il tuo aiuto, le sopporterò da solo.

Nei nostri due amori vi è un comun sentire
anche se un'ingiustizia separa le nostre vite,
che pur non alterando il nostro sentimento
sottrae dolci momenti al piacere dell'amore.

Io non potrò mai più mostrar d'esserti amico
per timor che ti dian onta le mie colpe indegne,
né tu potrai onorarmi con palese simpatia

se non vorrai infamare la tua reputazione:
ma non rischiare questo: io ti voglio così bene
e ti sento tanto mio che mio è il tuo buon nome.

2 commenti:

Sylvie Malaussène ha detto...

I lettori più onnivori ed accaniti sanno che la lettura è un processo infinito: autori che rimandano ad altri autori, brani che rincorrono altri brani.
Questa mattina mi è capitato sotto gli occhi il sonetto 36, la gratuità e la casualità di questo 'regalo' mi hanno spinto a pubblicarlo sul blog come pensiero per i miei fedeli visitatori...

Marta ha detto...

Io che sono una tua fedele visitatrice, ti dico che mi hai fatto un bellissimo regalo. Questo sonetto è intenso, profondo. E, soprattutto, descrive i sentimenti lontani dagli uomini Post che ben conosciamo.